Ad inizio e fine Cinquecento due opere in prosa fondamentali come gli «Asolani» di Pietro Bembo e i «Dialoghi» di Torquato Tasso sono modernamente documentate con un manipolo consistente di varianti d'autore. Nel lavoro di elaborazione si possono ritrovare le opposte ragioni stilistiche di una prosa che tende al modello classico, ciceroniano, e dunque va ricercando nella sintassi della frase e nell'ordine delle parole cadenze e modi latineggianti; ed una prosa che, forte della tradizione dell'intero secolo (a partire da Castiglione), cerca di fissarsi in strutture sintattiche più lineari ed elegantemente naturali.

Varianti sintattiche e struttura della frase. I «Dialoghi» del Tasso e gli «Asolani»

BOZZOLA, SERGIO
1998

Abstract

Ad inizio e fine Cinquecento due opere in prosa fondamentali come gli «Asolani» di Pietro Bembo e i «Dialoghi» di Torquato Tasso sono modernamente documentate con un manipolo consistente di varianti d'autore. Nel lavoro di elaborazione si possono ritrovare le opposte ragioni stilistiche di una prosa che tende al modello classico, ciceroniano, e dunque va ricercando nella sintassi della frase e nell'ordine delle parole cadenze e modi latineggianti; ed una prosa che, forte della tradizione dell'intero secolo (a partire da Castiglione), cerca di fissarsi in strutture sintattiche più lineari ed elegantemente naturali.
1998
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