Questo studio ricostruisce, in base ai documenti pontifici e conciliari a partire dalla fine del sec. XV e all’intera documentazione rilevante esistente negli antichi archivi romani del Sant’Ufficio e dell’Indice, l’evoluzione del giudizio della Chiesa nei confronti dell’astrologia. Vengono mostrate le oscillazioni dovute a divisioni interne alla Curia e alla cultura teologica, l’esistenza di fasi temporali nel giudizio, la tendenza a evitare una condanna complessiva in favore di una articolata per aspetti e livelli della realtà oggetto delle predizioni astrologiche. Questi elementi di complessità e indecisione furono tali da condizionare – e quasi annullare - l’efficacia del documento più radicale di condanna, la Bolla “Coeli et terrae creator Deus” di Sisto V (1586).
The Roman Inquisition's condemnation of astrology: antecedents, reasons and consequences
BALDINI, UGO
2001
Abstract
Questo studio ricostruisce, in base ai documenti pontifici e conciliari a partire dalla fine del sec. XV e all’intera documentazione rilevante esistente negli antichi archivi romani del Sant’Ufficio e dell’Indice, l’evoluzione del giudizio della Chiesa nei confronti dell’astrologia. Vengono mostrate le oscillazioni dovute a divisioni interne alla Curia e alla cultura teologica, l’esistenza di fasi temporali nel giudizio, la tendenza a evitare una condanna complessiva in favore di una articolata per aspetti e livelli della realtà oggetto delle predizioni astrologiche. Questi elementi di complessità e indecisione furono tali da condizionare – e quasi annullare - l’efficacia del documento più radicale di condanna, la Bolla “Coeli et terrae creator Deus” di Sisto V (1586).Pubblicazioni consigliate
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