Lo sviluppo di Internet e del commercio elettronico ha contribuito a rafforzare l’idea che la conoscenza sia la risorsa fondamentale dell’attività economica, diffondendo la convinzione che si siano aperte alle imprese nuove opportunità per ampliare la capacità di acquisire, elaborare e trasferire conoscenza senza limiti temporali o geografici. Tuttavia la messa in pratica di nuovi modelli di business basati da un lato sulla gestione “esplicita” delle risorse cognitive, dall’altro sull’utilizzo delle tecnologie Internet-based appare un processo complesso e che richiede ulteriori analisi e messe a punto. Questo lavoro si propone di esaminare l’utilità di introdurre come specifico oggetto di indagine il modello di business qui definito intermediario cognitivo o “knowledgemediario”. E’ possibile in effetti rintracciare sul mercato un numero crescente di operatori che si propongono di fornire servizi per facilitare il reperimento e la gestione delle risorse cognitive worldwide esterne alle imprese. Tali ruoli di intermediazione cognitiva combinano la capacità di gestire processi di knowledge management interimpresa con le competenze nell’uso di sistemi Internet-based. Nello specifico, il lavoro discute i modelli di business praticati e/o praticabili, illustrandone i contenuti e gli aspetti critici, esplorandone la natura, e proponendo alcune classificazioni fondamentali. Vengono inoltre illustrati i risultati di un’analisi preliminare di alcune esperienze di tali operatori, condotta allo scopo di verificare l’utilità delle definizioni e delle classificazioni introdotte, e di evidenziare alcuni caratteri distintivi del modello proposto nelle sue diverse articolazioni.
L'iintermediazione cognitiva nell'economia digitale. Tipologie e modelli di business
BOLISANI, ETTORE;SCARSO, ENRICO
2002
Abstract
Lo sviluppo di Internet e del commercio elettronico ha contribuito a rafforzare l’idea che la conoscenza sia la risorsa fondamentale dell’attività economica, diffondendo la convinzione che si siano aperte alle imprese nuove opportunità per ampliare la capacità di acquisire, elaborare e trasferire conoscenza senza limiti temporali o geografici. Tuttavia la messa in pratica di nuovi modelli di business basati da un lato sulla gestione “esplicita” delle risorse cognitive, dall’altro sull’utilizzo delle tecnologie Internet-based appare un processo complesso e che richiede ulteriori analisi e messe a punto. Questo lavoro si propone di esaminare l’utilità di introdurre come specifico oggetto di indagine il modello di business qui definito intermediario cognitivo o “knowledgemediario”. E’ possibile in effetti rintracciare sul mercato un numero crescente di operatori che si propongono di fornire servizi per facilitare il reperimento e la gestione delle risorse cognitive worldwide esterne alle imprese. Tali ruoli di intermediazione cognitiva combinano la capacità di gestire processi di knowledge management interimpresa con le competenze nell’uso di sistemi Internet-based. Nello specifico, il lavoro discute i modelli di business praticati e/o praticabili, illustrandone i contenuti e gli aspetti critici, esplorandone la natura, e proponendo alcune classificazioni fondamentali. Vengono inoltre illustrati i risultati di un’analisi preliminare di alcune esperienze di tali operatori, condotta allo scopo di verificare l’utilità delle definizioni e delle classificazioni introdotte, e di evidenziare alcuni caratteri distintivi del modello proposto nelle sue diverse articolazioni.Pubblicazioni consigliate
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