Gaetano Filangieri (1753-88), cadetto di una delle più blasonate famiglie napoletane, maestro di una intera generazione di riformisti e di rivoluzionari napoletani, è stato uno dei maggiori illuministi italiani ed europei. La sua opera più importante, la monumentale e incompiuta “Scienza della legislazione” (1780-91), fu accolta con entusiasmo in tutti i circoli illuministi e riformatori d’Europa, ma ebbe una importante fortuna anche nelle Americhe. Lo studio ripercorre le tappe fondamentali della biografia intellettuale del riformatore partenopeo, offrendo una ricostruzione del contesto italiano e internazionale in cui maturò la sua dottrina e dando conto della circolazione nazionale e internazionale del suo pensiero. Si sforza poi di analizzare gli scritti minori del filosofo, come le "Riflessioni politiche" e il "Parere sul Tavoliere di Puglia", oggi pressoché dimenticati. Individua le fonti illuministe della “Scienza della legislazione”, cercando altresì di spiegare il significato del ricorso ridondante a quelle antiche. Si propone, infine, di prendere in esame i nuclei tematici principali che attraversano la “Scienza della legislazione”: la dimensione “storicista” e le ragioni della prudenza politica; il contemporaneo ricorso al modello giusnaturalista e organicista per spiegare la nascita del potere politico; gli spunti per un costituzionalismo moderno; il difficile equilibrio tra riforma e utopia, che rende l’opera uno scritto sospeso tra una esaltazione tardiva del mito del roi philosophe e la generosa prefigurazione di un modello repubblicano; la riforma dei codici penali; il progetto riformatore in ambito economico; il piano nazionale di educazione pubblica; le ambiguità relative alla libertà di espressione e la dimensione massonica del progetto appena abbozzato di riforma in ambito religioso. Tutto questo al fine di evidenziare la natura radicalmente riformatrice dell’elaborazione filangieriana e al contempo sottolineare il gradualismo del suo progetto politico, sorretto da una concezione filosoficamente prudente della ragione.

La ragione prudente. Gaetano Filangieri e la religione delle riforme

BERTI, FRANCESCO
2003

Abstract

Gaetano Filangieri (1753-88), cadetto di una delle più blasonate famiglie napoletane, maestro di una intera generazione di riformisti e di rivoluzionari napoletani, è stato uno dei maggiori illuministi italiani ed europei. La sua opera più importante, la monumentale e incompiuta “Scienza della legislazione” (1780-91), fu accolta con entusiasmo in tutti i circoli illuministi e riformatori d’Europa, ma ebbe una importante fortuna anche nelle Americhe. Lo studio ripercorre le tappe fondamentali della biografia intellettuale del riformatore partenopeo, offrendo una ricostruzione del contesto italiano e internazionale in cui maturò la sua dottrina e dando conto della circolazione nazionale e internazionale del suo pensiero. Si sforza poi di analizzare gli scritti minori del filosofo, come le "Riflessioni politiche" e il "Parere sul Tavoliere di Puglia", oggi pressoché dimenticati. Individua le fonti illuministe della “Scienza della legislazione”, cercando altresì di spiegare il significato del ricorso ridondante a quelle antiche. Si propone, infine, di prendere in esame i nuclei tematici principali che attraversano la “Scienza della legislazione”: la dimensione “storicista” e le ragioni della prudenza politica; il contemporaneo ricorso al modello giusnaturalista e organicista per spiegare la nascita del potere politico; gli spunti per un costituzionalismo moderno; il difficile equilibrio tra riforma e utopia, che rende l’opera uno scritto sospeso tra una esaltazione tardiva del mito del roi philosophe e la generosa prefigurazione di un modello repubblicano; la riforma dei codici penali; il progetto riformatore in ambito economico; il piano nazionale di educazione pubblica; le ambiguità relative alla libertà di espressione e la dimensione massonica del progetto appena abbozzato di riforma in ambito religioso. Tutto questo al fine di evidenziare la natura radicalmente riformatrice dell’elaborazione filangieriana e al contempo sottolineare il gradualismo del suo progetto politico, sorretto da una concezione filosoficamente prudente della ragione.
2003
8879572180
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