Questa ricerca riassume l’operato di diversi enti e legislatori con l’obiettivo di mostrare quali sono le politiche per la casa e gli strumenti d’intervento adottati per rispondere ad un fabbisogno abitativo in continua evoluzione1. L’analisi comparata degli interventi osservabili in diversi contesti, sia nazionali sia internazionali, vuole mettere in luce eventuali strumenti innovativi adottati dai diversi soggetti preposti alle politiche per la casa o quantomeno evidenziarne le principali differenze. Il presente studio si basa sul presupposto che le politiche abitative siano un intervento volto a ridurre e controllare un disagio sociale collegato ad un bisogno primario d’ogni nucleo familiare: la casa. Analogamente, si ritiene che le determinanti e caratteristiche di tale bisogno si modifichino nel tempo, in quanto strettamente connesse alle dinamiche sociali e lavorative della popolazione oggetto dell’intervento. L’alto numero di strumenti osservabili nel campo delle politiche per la casa suggerisce la concreta possibilità di rispondere a questa esigenza in maniera modulare e diversificata. Tale varietà sembra quindi evidenziare l’esistenza di un bisogno - e del relativo disagio ad esso connesso - non unico e chiaramente identificabile, bensì mutevole e diverso in capo a nuclei familiari, magari anche apparentemente simili, considerati dal legislatore come portatori di fabbisogni abitativi differenti.
Best Practices ed Esperienze Internazionali
BOESSO, GIACOMO
2004
Abstract
Questa ricerca riassume l’operato di diversi enti e legislatori con l’obiettivo di mostrare quali sono le politiche per la casa e gli strumenti d’intervento adottati per rispondere ad un fabbisogno abitativo in continua evoluzione1. L’analisi comparata degli interventi osservabili in diversi contesti, sia nazionali sia internazionali, vuole mettere in luce eventuali strumenti innovativi adottati dai diversi soggetti preposti alle politiche per la casa o quantomeno evidenziarne le principali differenze. Il presente studio si basa sul presupposto che le politiche abitative siano un intervento volto a ridurre e controllare un disagio sociale collegato ad un bisogno primario d’ogni nucleo familiare: la casa. Analogamente, si ritiene che le determinanti e caratteristiche di tale bisogno si modifichino nel tempo, in quanto strettamente connesse alle dinamiche sociali e lavorative della popolazione oggetto dell’intervento. L’alto numero di strumenti osservabili nel campo delle politiche per la casa suggerisce la concreta possibilità di rispondere a questa esigenza in maniera modulare e diversificata. Tale varietà sembra quindi evidenziare l’esistenza di un bisogno - e del relativo disagio ad esso connesso - non unico e chiaramente identificabile, bensì mutevole e diverso in capo a nuclei familiari, magari anche apparentemente simili, considerati dal legislatore come portatori di fabbisogni abitativi differenti.Pubblicazioni consigliate
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