Il volume indaga la questione del mito nelle opere di Giambattista Vico e coglie lo sviluppo delle strutture interpretative vichiane in ottica diacronico-genetica. Di alcuni miti specifici (Giove, Diana e Atteone, Ercole gallico), trascelti per la loro persistenza, esemplarità e rilevanza interna all'opera vichiana, si ricostruiscono le varianti nell'elaborazione vichiana al fine di illustrare come si specifichino e mutino le categorie ermeneutiche nonché antropologiche che danno progressivamente forma alla nozione vichiana di sviluppo dell'umanità. L'analisi tiene conto anche delle opere tendenzialmente più trascurate dalla critica (quali la composizione Giunone in danza e l'edizione della Scienza nuova del 1730) e conduce un sistematico raffronto con le fonti mitografiche implicite ed esplicite che il filosofo tiene presenti.
Favole vere e severe. Sulla fondazione antropologica del mito nell'opera vichiana
BASSI, ROMANA
2004
Abstract
Il volume indaga la questione del mito nelle opere di Giambattista Vico e coglie lo sviluppo delle strutture interpretative vichiane in ottica diacronico-genetica. Di alcuni miti specifici (Giove, Diana e Atteone, Ercole gallico), trascelti per la loro persistenza, esemplarità e rilevanza interna all'opera vichiana, si ricostruiscono le varianti nell'elaborazione vichiana al fine di illustrare come si specifichino e mutino le categorie ermeneutiche nonché antropologiche che danno progressivamente forma alla nozione vichiana di sviluppo dell'umanità. L'analisi tiene conto anche delle opere tendenzialmente più trascurate dalla critica (quali la composizione Giunone in danza e l'edizione della Scienza nuova del 1730) e conduce un sistematico raffronto con le fonti mitografiche implicite ed esplicite che il filosofo tiene presenti.Pubblicazioni consigliate
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.