In questi ultimi anni, la teoria dell’attaccamento ha rappresentato un costrutto di grande importanza relativamente alla comprensione dello sviluppo affettivo e relazionale del bambino. Le ricerche più recenti hanno posto l’accento sugli aspetti rappresentativi connessi con l’attaccamento (van IJzendoorn, 1995), sottolineando come le relazioni del piccolo con le sue figure principali di riferimento costituiscono la matrice per la costruzione di Modelli Operativi Interni relativi al sé e all’attaccamento. L’ipotesi di una trasmissione intergenerazionale dell’attaccamento postula che i Modelli Operativi Interni dell’attaccamento dei genitori tendano ad essere trasmessi ai figli (van IJzendoorn & Bakermans-Kranenburg, 1997). Si ritiene, infatti, che le caratteristiche di organizzazione, accessibilità e coerenza dei modelli genitoriali influenzino la sensibilità, la disponibilità e accessibilità affettiva dei genitori nei confronti dei figli. La qualità dell’ambiente di cura e di accudimento, a sua volta, promuoverebbe lo sviluppo delle differenze individuali nei modelli di attaccamento dei bambini ai genitori. Al momento attuale, la corrispondenza tra Modelli Operativi Interni dei genitori, in particolare della madre, e qualità dell’attaccamento dei figli durante la prima infanzia è stata verificata in un numero consistente di ricerche, analizzate nel loro complesso in un lavoro di meta-analisi condotto da van IJzendoorn (1995). Uno dei nodi concettuali e di verifica centrali, attualmente, riguarda l’estensione dello studio dell’attaccamento e della trasmissione intergenerazionale in un’ottica di life span, superando la focalizzazione di molte ricerche sulle fasi precoci dello sviluppo (Calvo, 2000; Carli, 1999). Il presente lavoro, che descrive alcuni risultati preliminari di una ricerca più ampia sull’argomento, rivolge l’attenzione ad un’ipotesi di verifica della trasmissione intergenerazionale dell’attaccamento, durante l’età prescolare. L’estensione, in senso temporale, all’età prescolare delle verifiche principalmente condotte in letteratura fino ad ora, oltre a fornire un eventuale ulteriore conferma all’ipotesi della trasmissione intergenerazionale dell’attaccamento (soprattutto materno), presenta l’interesse di fornire dei dati che si inseriscono nell’attuale dibattito riguardante la stabilità vs. la discontinuità dell’attaccamento nel tempo (Carli, 1999). Molti autori, infatti, sostengono che l’enfasi posta tradizionalmente dai teorici dell’attaccamento sulla stabilità di tali modelli rappresentativi sia eccessiva (crf., Crittenden, 1999) in quanto nelle fasi successive alla prima infanzia si possono verificare delle riorganizzazioni dei Modelli Operativi dei bambini, che li portano ad una differenziazione rispetto a quelli della madre, anche in considerazione dell’influenza apportata dai Modelli Operativi del padre, meno studiata in letteratura. Obiettivo dello studio Scopo del presente lavoro è quello fornire un primo contributo preliminare ad una ipotesi di verificare, al momento attuale anche di tipo qualitativo e non solo statistico, della corrispondenza tra Modelli Operativi Interni di entrambi i genitori e rappresentazioni di attaccamento di un gruppo di bambini in età prescolare. Soggetti La ricerca prenderà in esame i risultati parziali relativi a 8 coppie genitoriali e i loro figli di 4 anni di età, facenti parte di un campione più ampio di 50 coppie di genitori, studiati longitudinalmente dalla gravidanza fino all’attuale stadio di sviluppo del bambino. Al momento attuale, è in fase di realizzazione la tappa di valutazione relativa all’età prescolare. Strumenti Ad entrambi i genitori è stata somministrata l’Adult Attachment Interview (George, Kaplan & Main, 1985) con lo scopo di valutare il loro “stato della mente rispetto all’attaccamento” (Main & Goldwyn, 1994). Parallelemente, le rappresentazioni dell’attaccamento dei bambini sono state valutate tramite l’Attachment Story Completion Task (Bretherton et al., 1990), una procedura di completamento di storie specificamente ideata per la valutazione di tale costrutto in età prescolare. Metodi di analisi dei risultati Questo studio preliminare si propone di effettuare un primo tentativo di verifica della corrispondenza tra modelli dell’attaccamento dei genitori e rappresentazioni di attaccamento dei loro figli. L’analisi dei dati verrà effettuata tramite l’utilizzazione di statistiche adatte a dati di tipo nominale, quali le categorie di attaccamento dei genitori e dei figli. Data la bassa numerosità del gruppo preliminare esaminato, la verifica statistica sarà affiancata da un’analisi qualitativa dei risultati ottenuti, cercando di evidenziare tematiche comuni e similitudini emergenti nelle rappresentazioni dell’attaccamento dei figli e dei genitori. Risultati attesi Ci si attende un andamento dei risultati che va verso una prima parziale conferma, soprattutto in senso qualitativo, di una relazione tra l’attaccamento dei genitori e quello dei figli anche in età scolare.

Trasmissione intergenerazionale dell'attaccamento in età  prescolare: prime analisi qualitative

CALVO, VINCENZO;
2000

Abstract

In questi ultimi anni, la teoria dell’attaccamento ha rappresentato un costrutto di grande importanza relativamente alla comprensione dello sviluppo affettivo e relazionale del bambino. Le ricerche più recenti hanno posto l’accento sugli aspetti rappresentativi connessi con l’attaccamento (van IJzendoorn, 1995), sottolineando come le relazioni del piccolo con le sue figure principali di riferimento costituiscono la matrice per la costruzione di Modelli Operativi Interni relativi al sé e all’attaccamento. L’ipotesi di una trasmissione intergenerazionale dell’attaccamento postula che i Modelli Operativi Interni dell’attaccamento dei genitori tendano ad essere trasmessi ai figli (van IJzendoorn & Bakermans-Kranenburg, 1997). Si ritiene, infatti, che le caratteristiche di organizzazione, accessibilità e coerenza dei modelli genitoriali influenzino la sensibilità, la disponibilità e accessibilità affettiva dei genitori nei confronti dei figli. La qualità dell’ambiente di cura e di accudimento, a sua volta, promuoverebbe lo sviluppo delle differenze individuali nei modelli di attaccamento dei bambini ai genitori. Al momento attuale, la corrispondenza tra Modelli Operativi Interni dei genitori, in particolare della madre, e qualità dell’attaccamento dei figli durante la prima infanzia è stata verificata in un numero consistente di ricerche, analizzate nel loro complesso in un lavoro di meta-analisi condotto da van IJzendoorn (1995). Uno dei nodi concettuali e di verifica centrali, attualmente, riguarda l’estensione dello studio dell’attaccamento e della trasmissione intergenerazionale in un’ottica di life span, superando la focalizzazione di molte ricerche sulle fasi precoci dello sviluppo (Calvo, 2000; Carli, 1999). Il presente lavoro, che descrive alcuni risultati preliminari di una ricerca più ampia sull’argomento, rivolge l’attenzione ad un’ipotesi di verifica della trasmissione intergenerazionale dell’attaccamento, durante l’età prescolare. L’estensione, in senso temporale, all’età prescolare delle verifiche principalmente condotte in letteratura fino ad ora, oltre a fornire un eventuale ulteriore conferma all’ipotesi della trasmissione intergenerazionale dell’attaccamento (soprattutto materno), presenta l’interesse di fornire dei dati che si inseriscono nell’attuale dibattito riguardante la stabilità vs. la discontinuità dell’attaccamento nel tempo (Carli, 1999). Molti autori, infatti, sostengono che l’enfasi posta tradizionalmente dai teorici dell’attaccamento sulla stabilità di tali modelli rappresentativi sia eccessiva (crf., Crittenden, 1999) in quanto nelle fasi successive alla prima infanzia si possono verificare delle riorganizzazioni dei Modelli Operativi dei bambini, che li portano ad una differenziazione rispetto a quelli della madre, anche in considerazione dell’influenza apportata dai Modelli Operativi del padre, meno studiata in letteratura. Obiettivo dello studio Scopo del presente lavoro è quello fornire un primo contributo preliminare ad una ipotesi di verificare, al momento attuale anche di tipo qualitativo e non solo statistico, della corrispondenza tra Modelli Operativi Interni di entrambi i genitori e rappresentazioni di attaccamento di un gruppo di bambini in età prescolare. Soggetti La ricerca prenderà in esame i risultati parziali relativi a 8 coppie genitoriali e i loro figli di 4 anni di età, facenti parte di un campione più ampio di 50 coppie di genitori, studiati longitudinalmente dalla gravidanza fino all’attuale stadio di sviluppo del bambino. Al momento attuale, è in fase di realizzazione la tappa di valutazione relativa all’età prescolare. Strumenti Ad entrambi i genitori è stata somministrata l’Adult Attachment Interview (George, Kaplan & Main, 1985) con lo scopo di valutare il loro “stato della mente rispetto all’attaccamento” (Main & Goldwyn, 1994). Parallelemente, le rappresentazioni dell’attaccamento dei bambini sono state valutate tramite l’Attachment Story Completion Task (Bretherton et al., 1990), una procedura di completamento di storie specificamente ideata per la valutazione di tale costrutto in età prescolare. Metodi di analisi dei risultati Questo studio preliminare si propone di effettuare un primo tentativo di verifica della corrispondenza tra modelli dell’attaccamento dei genitori e rappresentazioni di attaccamento dei loro figli. L’analisi dei dati verrà effettuata tramite l’utilizzazione di statistiche adatte a dati di tipo nominale, quali le categorie di attaccamento dei genitori e dei figli. Data la bassa numerosità del gruppo preliminare esaminato, la verifica statistica sarà affiancata da un’analisi qualitativa dei risultati ottenuti, cercando di evidenziare tematiche comuni e similitudini emergenti nelle rappresentazioni dell’attaccamento dei figli e dei genitori. Risultati attesi Ci si attende un andamento dei risultati che va verso una prima parziale conferma, soprattutto in senso qualitativo, di una relazione tra l’attaccamento dei genitori e quello dei figli anche in età scolare.
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