Da alcuni anni, lo studio dell'attaccamento si è spostato dall'osservazione del comportamento infantile agli aspetti rappresentazionali, ossia ai modi attraverso i quali i comportamenti diadici, sperimentati dal bambino nel corso dell'infanzia con l'adulto che si prende cura di lui, divengono Modelli Operativi Interni di organizzazione del sé e delle modalità relazionali dell'individuo (Bowlby, 1973). La letteratura sull’argomento, tuttavia, ha iniziato solo di recente ad approfondire lo studio dell’attaccamento in età diverse dalla prima infanzia e dall’età adulta, anche a causa della mancanza di metodologie consolidate e affermate di valutazione nei bambini in altre fasi dello sviluppo. Data la sua peculiare natura, infatti, particolari difficoltà sorgono nel momento in cui si tenta di dare una definizione operazionale del costrutto di attaccamento, adeguata alle diverse età dello sviluppo: da un lato, durante la prima infanzia, si fa riferimento ad un sistema di comportamenti che legano il piccolo ad una o più figure di riferimento; dall’altro, in età adulta, si pone l’attenzione sui modelli operativi interni, o rappresentazioni mentali, dell’attaccamento. Una problematica connessa alla valutazione dell’attaccamento in età scolare deriva proprio dalla difficoltà di valutare l’aspetto comportamentale di tale costrutto con bambini così grandi e quindi dalla necessità di ideare, analogamente a quanto avviene con gli adulti, strumenti di valutazione indiretta delle rappresentazioni di attaccamento che siano adeguati alle capacità cognitive e linguistiche dei bambini. Di fatto, negli ultimi anni, la letteratura ha presentato alcuni nuovi metodi per valutare l’attaccamento in bambini di età scolare anche se sono ancora carenti gli studi di validazione e di comparazione tra queste diverse tecniche. In particolare, il presente lavoro si inserisce in un più ampio contesto di ricerca che intende fornire un approfondimento relativo alle caratteristiche della Security Scale (Kerns, Klepac, & Cole, 1996), uno strumento di autovalutazione tramite il quale il bambino fornisce un giudizio relativamente alla sicurezza e disponibilità con cui percepisce i propri genitori. Ad oggi, tale strumento è stato utilizzato in ambito italiano in una prima ricerca di validazione che ha preso in considerazione 50 bambini di scuola elementare, che ha mostrato risultati positivi rispetto ad alcune caratteristiche di validità concorrente e predittiva (Calvo, 2000) Sono necessari, tuttavia, ulteriori approfondimenti che confermino le caratteristiche di validità dello strumento, prendendo in considerazione ulteriori aree dello sviluppo infantile significativamente connesse rispetto all’attaccamento. L'obiettivo generale del lavoro è quello di fornire un contributo allo studio e alla validazione della Security Scale come metodo di valutazione di una dimensione connessa alla realzione di attaccamento, vale a dire la percezione di sicurezza del bambino nei confronti dei genitori. Più in dettaglio, lo scopo del presente lavoro è quello di verificare se esista una relazione fra la Percezione di Sicurezza del bambino nei confronti dei genitori e le caratteristiche che il bambino stesso fornisce della sua famiglia “interna” o “rappresentata” (Tambelli, Zavattini & Mossi, 1995) attraverso il disegno della famiglia. Il Disegno della Famiglia (DdF) infatti rappresenta uno strumento da tempo utilmente impiegato per studiare, da un punto di vista sia formale che proiettivo, la famiglia “interna” o “rappresentata” (Tambelli, Zavattini & Mossi, 1995), intesa come costruzione rappresentativa nella quale vengono espressi aspetti connessi anche ai Modelli Operativi Interni del bambino relativi alla famiglia e alle sue figure di attaccamento nonché ai legami affettivi implicati. Parallelamente, in ambito italiano di recente è stato proposto un dettagliato schema di codifica del DdF (Tambelli, Zavattini & Mossi, 1995), che appare particolarmente indicato per analizzare i disegni in modo affidabile e tale da ricavare elementi utili allo studio delle relazioni affettive del bambino nei confronti dei familiari. Partecipanti Alla ricerca hanno partecipato 30 bambini dell’ultimo ciclo della scuola elementare. Strumenti e misure Ai bambini è stata somministrata la Security Scale, al fine di valutare la Percezione di Sicurezza nei confronti del padre e della madre, che viene espressa tramite un punteggio complessivo di sicurezza. Parallelamente, ai bambini è stato chiesto di realizzare il Disegno della Famiglia, secondo la consegna e l’inchiesta di approfondimento proposta da Tambelli, Zavattini e Mossi (1995). I disegni sono stati successivamente analizzati da due giudici indipendenti secondo lo schema, proposto dai medesimi autori (ibid.), che prevede la valutazione di diverse dimensioni formali e contenutistiche del disegno (identificazione, vicinanza o legame, soggetti aggiunti e mancanti, priorità, grandezza, rilevanza). Analisi dei dati e risultati L’analisi dei dati è attualmente ancora in corso. Dall’andamento dei primi risultati si prevede di poter identificare alcune relazioni significative tra le misure emerse dai due strumenti, contribuendo così fornire ulteriori elementi di validazione della Security Scale nonché approfondendo la comprensione della relazione fra le rappresentazioni di attaccamento e le rappresentazioni relative ai legami familiari e alle relazioni affettive del bambino così come emergono nel Disegno della Famiglia.

Percezione di sicurezza e famiglia rappresentata: studio delle relazioni fra Security Scale e disegno della famiglia

CALVO, VINCENZO;SIMONELLI, ALESSANDRA;
2001

Abstract

Da alcuni anni, lo studio dell'attaccamento si è spostato dall'osservazione del comportamento infantile agli aspetti rappresentazionali, ossia ai modi attraverso i quali i comportamenti diadici, sperimentati dal bambino nel corso dell'infanzia con l'adulto che si prende cura di lui, divengono Modelli Operativi Interni di organizzazione del sé e delle modalità relazionali dell'individuo (Bowlby, 1973). La letteratura sull’argomento, tuttavia, ha iniziato solo di recente ad approfondire lo studio dell’attaccamento in età diverse dalla prima infanzia e dall’età adulta, anche a causa della mancanza di metodologie consolidate e affermate di valutazione nei bambini in altre fasi dello sviluppo. Data la sua peculiare natura, infatti, particolari difficoltà sorgono nel momento in cui si tenta di dare una definizione operazionale del costrutto di attaccamento, adeguata alle diverse età dello sviluppo: da un lato, durante la prima infanzia, si fa riferimento ad un sistema di comportamenti che legano il piccolo ad una o più figure di riferimento; dall’altro, in età adulta, si pone l’attenzione sui modelli operativi interni, o rappresentazioni mentali, dell’attaccamento. Una problematica connessa alla valutazione dell’attaccamento in età scolare deriva proprio dalla difficoltà di valutare l’aspetto comportamentale di tale costrutto con bambini così grandi e quindi dalla necessità di ideare, analogamente a quanto avviene con gli adulti, strumenti di valutazione indiretta delle rappresentazioni di attaccamento che siano adeguati alle capacità cognitive e linguistiche dei bambini. Di fatto, negli ultimi anni, la letteratura ha presentato alcuni nuovi metodi per valutare l’attaccamento in bambini di età scolare anche se sono ancora carenti gli studi di validazione e di comparazione tra queste diverse tecniche. In particolare, il presente lavoro si inserisce in un più ampio contesto di ricerca che intende fornire un approfondimento relativo alle caratteristiche della Security Scale (Kerns, Klepac, & Cole, 1996), uno strumento di autovalutazione tramite il quale il bambino fornisce un giudizio relativamente alla sicurezza e disponibilità con cui percepisce i propri genitori. Ad oggi, tale strumento è stato utilizzato in ambito italiano in una prima ricerca di validazione che ha preso in considerazione 50 bambini di scuola elementare, che ha mostrato risultati positivi rispetto ad alcune caratteristiche di validità concorrente e predittiva (Calvo, 2000) Sono necessari, tuttavia, ulteriori approfondimenti che confermino le caratteristiche di validità dello strumento, prendendo in considerazione ulteriori aree dello sviluppo infantile significativamente connesse rispetto all’attaccamento. L'obiettivo generale del lavoro è quello di fornire un contributo allo studio e alla validazione della Security Scale come metodo di valutazione di una dimensione connessa alla realzione di attaccamento, vale a dire la percezione di sicurezza del bambino nei confronti dei genitori. Più in dettaglio, lo scopo del presente lavoro è quello di verificare se esista una relazione fra la Percezione di Sicurezza del bambino nei confronti dei genitori e le caratteristiche che il bambino stesso fornisce della sua famiglia “interna” o “rappresentata” (Tambelli, Zavattini & Mossi, 1995) attraverso il disegno della famiglia. Il Disegno della Famiglia (DdF) infatti rappresenta uno strumento da tempo utilmente impiegato per studiare, da un punto di vista sia formale che proiettivo, la famiglia “interna” o “rappresentata” (Tambelli, Zavattini & Mossi, 1995), intesa come costruzione rappresentativa nella quale vengono espressi aspetti connessi anche ai Modelli Operativi Interni del bambino relativi alla famiglia e alle sue figure di attaccamento nonché ai legami affettivi implicati. Parallelamente, in ambito italiano di recente è stato proposto un dettagliato schema di codifica del DdF (Tambelli, Zavattini & Mossi, 1995), che appare particolarmente indicato per analizzare i disegni in modo affidabile e tale da ricavare elementi utili allo studio delle relazioni affettive del bambino nei confronti dei familiari. Partecipanti Alla ricerca hanno partecipato 30 bambini dell’ultimo ciclo della scuola elementare. Strumenti e misure Ai bambini è stata somministrata la Security Scale, al fine di valutare la Percezione di Sicurezza nei confronti del padre e della madre, che viene espressa tramite un punteggio complessivo di sicurezza. Parallelamente, ai bambini è stato chiesto di realizzare il Disegno della Famiglia, secondo la consegna e l’inchiesta di approfondimento proposta da Tambelli, Zavattini e Mossi (1995). I disegni sono stati successivamente analizzati da due giudici indipendenti secondo lo schema, proposto dai medesimi autori (ibid.), che prevede la valutazione di diverse dimensioni formali e contenutistiche del disegno (identificazione, vicinanza o legame, soggetti aggiunti e mancanti, priorità, grandezza, rilevanza). Analisi dei dati e risultati L’analisi dei dati è attualmente ancora in corso. Dall’andamento dei primi risultati si prevede di poter identificare alcune relazioni significative tra le misure emerse dai due strumenti, contribuendo così fornire ulteriori elementi di validazione della Security Scale nonché approfondendo la comprensione della relazione fra le rappresentazioni di attaccamento e le rappresentazioni relative ai legami familiari e alle relazioni affettive del bambino così come emergono nel Disegno della Famiglia.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11577/1338602
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