Nell’amplissimo contributo de quo, l’a. affronta le diverse questioni legate al ricorso all’arbitrato commerciale internazionale, o transnazionale, in relazione ai diritti di proprietà industriale ed intellettuale, con particolare riferimento ai contratti di trasferimento di tecnologia. Prima di soffermarsi sull’ammissibilità del ricorso all’arbitrato in materia, l’a. svolge un’ampia ricostruzione sistematica del profilo dell’arbitrabilità, alla luce del diritto internazionale vigente (convenzioni di New York e di Ginevra). L’A. mette in particolare in luce il nesso tra questione dell’arbitrabilità, dovere di astensione delle giurisdizioni nazionali, riconoscimento ed esecuzione delle sentenze arbitrali, individuando in tal modo indicazioni sistematiche in ordine alla definizione della o delle leggi applicabili al profilo dell’arbitrabilità. Sulla base di tali conclusioni, l’a. considera poi le soluzioni raggiunte in tema di arbitrabilità e diritti sui beni immateriali, nonché di arbitrabilità e diritto antitrust, nell’ambito di diversi sistemi giuridici, da quello UE a quello di diversi Stati membri e Stati terzi. Al punto di vista degli ordinamenti statali, e del diritto internazionale convenzionale in materia di arbitrato, è poi posto a confronto l’approccio degli arbitri e delle istituzioni arbitrali transnazionali, centrato su una determinazione autonoma transnazionale della compromettibilità. L’a. si concentra poi sulla questione della determinazione della legge applicabile, nell’ambito dell’arbitrato commerciale internazionale o transnazionale, ai diritti sui beni immateriali e ai rapporti obbligatori ad essi relativi, esaminando il ruolo svolto dalle norme di conflitto statali, dai regolamenti delle istituzioni arbitrali, e dal ruolo di riferimento (seppur tendenzialmente soft) svolto comunque in materia dalla convenzione di Roma sulla legge applicabile alle obbligazioni contrattuali.

I diritti di proprietà  industriale ed intellettuale nell'arbitrato commerciale internazionale. L'esempio dei contratti di trasferimento internazionale di tecnologia industriale e commerciale

CORTESE, BERNARDO
2002

Abstract

Nell’amplissimo contributo de quo, l’a. affronta le diverse questioni legate al ricorso all’arbitrato commerciale internazionale, o transnazionale, in relazione ai diritti di proprietà industriale ed intellettuale, con particolare riferimento ai contratti di trasferimento di tecnologia. Prima di soffermarsi sull’ammissibilità del ricorso all’arbitrato in materia, l’a. svolge un’ampia ricostruzione sistematica del profilo dell’arbitrabilità, alla luce del diritto internazionale vigente (convenzioni di New York e di Ginevra). L’A. mette in particolare in luce il nesso tra questione dell’arbitrabilità, dovere di astensione delle giurisdizioni nazionali, riconoscimento ed esecuzione delle sentenze arbitrali, individuando in tal modo indicazioni sistematiche in ordine alla definizione della o delle leggi applicabili al profilo dell’arbitrabilità. Sulla base di tali conclusioni, l’a. considera poi le soluzioni raggiunte in tema di arbitrabilità e diritti sui beni immateriali, nonché di arbitrabilità e diritto antitrust, nell’ambito di diversi sistemi giuridici, da quello UE a quello di diversi Stati membri e Stati terzi. Al punto di vista degli ordinamenti statali, e del diritto internazionale convenzionale in materia di arbitrato, è poi posto a confronto l’approccio degli arbitri e delle istituzioni arbitrali transnazionali, centrato su una determinazione autonoma transnazionale della compromettibilità. L’a. si concentra poi sulla questione della determinazione della legge applicabile, nell’ambito dell’arbitrato commerciale internazionale o transnazionale, ai diritti sui beni immateriali e ai rapporti obbligatori ad essi relativi, esaminando il ruolo svolto dalle norme di conflitto statali, dai regolamenti delle istituzioni arbitrali, e dal ruolo di riferimento (seppur tendenzialmente soft) svolto comunque in materia dalla convenzione di Roma sulla legge applicabile alle obbligazioni contrattuali.
2002
Comunicazioni e Studi dell'istituto di diritto internazionale e straniero della Università  di Milano, vol. XXII
9788814092244
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