Commento all'articolo 284 CE

Nel lavoro è commentato l'art. 284 TCE, relativo al potere della Commissione di raccogliere informazioni e procedere a verifiche necessarie all'esecuzione dei compiti affidatile. Se ne sottolinea il carattere strumentale e programmatico, prevedendo un intervento noramtivo attuativo da parte del Consiglio. Si sottolinea poi la dimensione inquisitoria dei poteri oggetto della previsione dell'art. 284, e il loro carattere sovranazionale, di diretta incidenza nelle sfere individuali dei singoli. Dopo aver chiarito i rapporti con le altre disposizioni dei Trattati rilevanti in materia, è sottolineata la grande libertà del Consiglio nella definizione del quadro normativo di dettaglio, controbilanciata dall'applicazione della regola della maggioranza semplice. Si individuano poi nel dettaglio i soggetti dei procedimenti di raccolta di informazione: del ruolo dei singoli si sottolinea in particolare la soggezione, ma al tempo stesso il meccanismo di tutela giurisdizionale ad essi aperto per il controllo della legittimità degli atti decisionali in cui questo potere si esplica. Si passa poi all'analisi delle modalità di esercizio del potere di informazione e verifica, sottolineando la natura complessa del procedimento in questione, e a quella delle condizioni di legittimità e dei limiti di tali poteri. A tale ultimo riguardo si segnalano sia limiti previsti dal Trattato stesso, sia limiti legati a principi comuni agli ordinamenti degli Stati membri in materia di segreti, sia infine limiti derivanti dall norme internazionali, relative in particolare al rispetto della vita privata. Si afferma poi l'esistenza di un potere sanzionatorio in capo alla Commissione, per il caso di violazione delle decisioni in questione. Infine, si evidenziano i meccanismi di tutela giurisdizionale, sia a livello di Corte di Giustizia, sia a livello di giurisdizioni nazionali.