Il lavoro esamina l’evoluzione delle politiche commerciali in campo agroalimentare fino agli accordi GATT della prima metà degli anni novanta, connaturate da periodiche oscillazioni tra liberismo e protezionismo, prendendo a riferimento le politiche commerciali di due paesi-tipo: gli Stati Uniti, quale esempio di paese fortemente orientato all’esportazione e l’Italia, a prevalenza di politiche finalizzate a stimolare il mercato interno. Nell’ultima parte gli Autori analizzano, sotto il profilo sia teorico che operativo, alcune questioni che, nel dibattito attuale in sede negoziale WTO, sono poste sul tappeto invocando la legittimità di politiche nazionali ispirate da esigenze cui la società attribuisce un elevato valore, ancorché esse siano potenzialmente distorsive del commercio. La relazione fa un’ampia rassegna critica di tali istanze, che nel linguaggio della WTO sono comprese nella ampia categoria dei Non Trade Concern (NTC): sicurezza alimentare, riduzione della povertà, tutela dell’ambiente, sviluppo rurale, qualità e salubrità degli alimenti, metodi di produzione e standard di processo, benessere degli animali.
Dal protezionismo alla liberalizzazione dei mercati agroalimentari
BOATTO, VASCO LADISLAO;DEFRANCESCO, EDI
2004
Abstract
Il lavoro esamina l’evoluzione delle politiche commerciali in campo agroalimentare fino agli accordi GATT della prima metà degli anni novanta, connaturate da periodiche oscillazioni tra liberismo e protezionismo, prendendo a riferimento le politiche commerciali di due paesi-tipo: gli Stati Uniti, quale esempio di paese fortemente orientato all’esportazione e l’Italia, a prevalenza di politiche finalizzate a stimolare il mercato interno. Nell’ultima parte gli Autori analizzano, sotto il profilo sia teorico che operativo, alcune questioni che, nel dibattito attuale in sede negoziale WTO, sono poste sul tappeto invocando la legittimità di politiche nazionali ispirate da esigenze cui la società attribuisce un elevato valore, ancorché esse siano potenzialmente distorsive del commercio. La relazione fa un’ampia rassegna critica di tali istanze, che nel linguaggio della WTO sono comprese nella ampia categoria dei Non Trade Concern (NTC): sicurezza alimentare, riduzione della povertà, tutela dell’ambiente, sviluppo rurale, qualità e salubrità degli alimenti, metodi di produzione e standard di processo, benessere degli animali.Pubblicazioni consigliate
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