Tra le tante leggende metropolitane di cui ogni tanto si sente parlare, ce n'e' una che ha suscitato vivo interesse da parte degli psicologi. La leggenda narra di una nota casa produttrice di bibite che ha adottato nel passato un espediente decisamente sofisticato per cercare di incrementare le vendite del proprio prodotto, inserendo il fotogramma della propria bibita tra i fotogrammi di una pellicola proiettata in una sala cinematografica. Ciascun fotogramma della pellicola era esposto alla vista degli spettatori solo per pochi millisecondi, e non desta quindi meraviglia che gli spettatori, secondo la leggenda, non fossero coscienti di aver visto il fotogramma del prodotto. Nonostante questo, pero', pare che, al termine della proiezione, la percentuale di spettatori che sceglievano quel prodotto tra i prodotti messi in commercio da un distributore automatico di bibite fosse sensibilmente maggiore della percentuale di spettatori che sceglievano prodotti diversi. Sono tante le domande che nascono spontanee dall'analisi della situazione narrata, alcune delle quali hanno una notevole rilevanza nel campo della psicologia generale. Possiamo chiederci se sia ragionevole temere che il nostro comportamento possa essere influenzato da stimoli che, come il fotogramma del prodotto, sfuggono alla nostra coscienza. Quale sia la risposta a questa domanda e, soprattutto, come sia possibile dare solidita' scientifica a tale risposta saranno i temi del presente capitolo.

Memorie non coscienti

Roberto Dell'Acqua
2016

Abstract

Tra le tante leggende metropolitane di cui ogni tanto si sente parlare, ce n'e' una che ha suscitato vivo interesse da parte degli psicologi. La leggenda narra di una nota casa produttrice di bibite che ha adottato nel passato un espediente decisamente sofisticato per cercare di incrementare le vendite del proprio prodotto, inserendo il fotogramma della propria bibita tra i fotogrammi di una pellicola proiettata in una sala cinematografica. Ciascun fotogramma della pellicola era esposto alla vista degli spettatori solo per pochi millisecondi, e non desta quindi meraviglia che gli spettatori, secondo la leggenda, non fossero coscienti di aver visto il fotogramma del prodotto. Nonostante questo, pero', pare che, al termine della proiezione, la percentuale di spettatori che sceglievano quel prodotto tra i prodotti messi in commercio da un distributore automatico di bibite fosse sensibilmente maggiore della percentuale di spettatori che sceglievano prodotti diversi. Sono tante le domande che nascono spontanee dall'analisi della situazione narrata, alcune delle quali hanno una notevole rilevanza nel campo della psicologia generale. Possiamo chiederci se sia ragionevole temere che il nostro comportamento possa essere influenzato da stimoli che, come il fotogramma del prodotto, sfuggono alla nostra coscienza. Quale sia la risposta a questa domanda e, soprattutto, come sia possibile dare solidita' scientifica a tale risposta saranno i temi del presente capitolo.
2016
Manuale di psicologia generale
9788815266156
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