Per realizzare una catalogazione scientifica e condotta con criteri moderni dei codici medievali in generale, e specialmente di quelli datati, dunque dei manoscritti che contengono al loro interno informazioni relative al momento e al luogo in cui sono stati prodotti, alla persona o agli individui che li hanno trascritti, a coloro che li hanno decorati e legati, è necessario adottare una scheda di descrizione ben organizzata, che contempli un vasto numero di campi da riempire nella maniera più semplice e chiara possibile. La scheda che si propone è divisa in sezioni ben distinte: una relativa al contenuto del codice, una alla sua descrizione esterna, una che riporta la formula o le formule di sottoscrizione, una, infine, dedicata alla storia del manoscritto. Ogni scheda deve essere completata dalla bibliografia del singolo codice. Grazie all’elaborazione di schede così organizzate è possibile l’allestimento di cataloghi – generali o speciali - di manoscritti, datati o medievali in genere che devono essere sempre completati dalla bibliografia generale e da una serie di indici: l’indice dei manoscritti, l’indice cronologico dei manoscritti, l’indice degli autori e delle opere, l’indice dei nomi di persona e di luogo. A suggello del catalogo va infine una doppia serie di tavole: a colori, per alcuni dei codici più significativi, e in bianco e nero, per tutti i manoscritti descritti. Particolare attenzione deve essere dedicata anche alla normalizzazione dei titoli delle opere, dei nomi di persona e dei nomi di luogo, così come alle norme usate per la trascrizione dei testi presenti all’interno dei codici descritti.

Norme per i collaboratori dei Manoscritti datati d'Italia

GIOVE', NICOLETTA;ZAMPONI, STEFANO
2000

Abstract

Per realizzare una catalogazione scientifica e condotta con criteri moderni dei codici medievali in generale, e specialmente di quelli datati, dunque dei manoscritti che contengono al loro interno informazioni relative al momento e al luogo in cui sono stati prodotti, alla persona o agli individui che li hanno trascritti, a coloro che li hanno decorati e legati, è necessario adottare una scheda di descrizione ben organizzata, che contempli un vasto numero di campi da riempire nella maniera più semplice e chiara possibile. La scheda che si propone è divisa in sezioni ben distinte: una relativa al contenuto del codice, una alla sua descrizione esterna, una che riporta la formula o le formule di sottoscrizione, una, infine, dedicata alla storia del manoscritto. Ogni scheda deve essere completata dalla bibliografia del singolo codice. Grazie all’elaborazione di schede così organizzate è possibile l’allestimento di cataloghi – generali o speciali - di manoscritti, datati o medievali in genere che devono essere sempre completati dalla bibliografia generale e da una serie di indici: l’indice dei manoscritti, l’indice cronologico dei manoscritti, l’indice degli autori e delle opere, l’indice dei nomi di persona e di luogo. A suggello del catalogo va infine una doppia serie di tavole: a colori, per alcuni dei codici più significativi, e in bianco e nero, per tutti i manoscritti descritti. Particolare attenzione deve essere dedicata anche alla normalizzazione dei titoli delle opere, dei nomi di persona e dei nomi di luogo, così come alle norme usate per la trascrizione dei testi presenti all’interno dei codici descritti.
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