Come moltissimi altri centri italiani ed europei nel tardo Medioevo, anche Assisi è stata città di libri e biblioteche. Ma parlare di Assisi come di un luogo di produzione e fruizione del libro innanzitutto significa creare un vincolo fra la città e le sedi che, istituzionalmente, potevano attivamente operare per produrre e conservare la parola scritta. In tal senso, in una linea di forte continuità con la tradizione culturale altomedievale, sono i centri della vita ecclesiastica ad essere i poli, i catalizzatori dell’attività culturale in Assisi fra Duecento e Trecento. In particolare, ma non solo, il Sacro Convento, meglio la biblioteca del Sacro Convento: istituzione religiosa, centro spirituale, ma anche sede di uno Studium conventuale, e dunque primariamente luogo di fruizione, di conservazione, e probabilmente anche di produzione dei libri. Libri che servono alla formazione spirituale e culturale dei frati, che seguono il percorso dei loro studi, e spesso anche dei loro movimenti, e che rispondono dunque anche alle loro esigenze culturali. Ineguagliabile per la straordinarietà della sua struttura, della sua raccolta, della sua stratificazione, il Sacro Convento non rimane unico e isolato centro di attività grafica nella Assisi degli inizi del Trecento. La cattedrale di S. Rufino, il luogo sacro della Porziuncola, certamente anche le neo fondate, o rifondate, chiese di S. Chiara e S. Damiano diventano o continuano a essere i luoghi della parola scritta.

I libri e la città. Luoghi e prodotti della cultura scritta ad Assisi fra Duecento e Trecento

GIOVE', NICOLETTA
2002

Abstract

Come moltissimi altri centri italiani ed europei nel tardo Medioevo, anche Assisi è stata città di libri e biblioteche. Ma parlare di Assisi come di un luogo di produzione e fruizione del libro innanzitutto significa creare un vincolo fra la città e le sedi che, istituzionalmente, potevano attivamente operare per produrre e conservare la parola scritta. In tal senso, in una linea di forte continuità con la tradizione culturale altomedievale, sono i centri della vita ecclesiastica ad essere i poli, i catalizzatori dell’attività culturale in Assisi fra Duecento e Trecento. In particolare, ma non solo, il Sacro Convento, meglio la biblioteca del Sacro Convento: istituzione religiosa, centro spirituale, ma anche sede di uno Studium conventuale, e dunque primariamente luogo di fruizione, di conservazione, e probabilmente anche di produzione dei libri. Libri che servono alla formazione spirituale e culturale dei frati, che seguono il percorso dei loro studi, e spesso anche dei loro movimenti, e che rispondono dunque anche alle loro esigenze culturali. Ineguagliabile per la straordinarietà della sua struttura, della sua raccolta, della sua stratificazione, il Sacro Convento non rimane unico e isolato centro di attività grafica nella Assisi degli inizi del Trecento. La cattedrale di S. Rufino, il luogo sacro della Porziuncola, certamente anche le neo fondate, o rifondate, chiese di S. Chiara e S. Damiano diventano o continuano a essere i luoghi della parola scritta.
2002
Assisi anno 1300
8827004467
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