Dopo avere considerato le caratteristiche e le ragioni della longevità vissuta da una raccolta di 15 laude, posta in appendice al catechismo fatto stampare a Padova per la prima volta nel 1602 dal vescovo Marco II Cornaro, il saggio ne stabilisce i legami sia con la tradizione laudistica medievale sia con quella successiva dell’Oratorio di San Filippo Neri. Il progressivo radicamento di queste melodie nella diocesi di Padova, cantate fino al sec. XIX inoltrato, va attribuito all’azione pastorale di san Gregorio Barbarigo, di cui viene illustrato il progetto pedagogico realizzato prendendo ad esempio il modello educativo della Compagnia di Gesù. Per quanto riguarda la pratica laudistica, in particolare, appare fondamentale l’azione del suo vicario Giovanni Maria Chiericato, che nel diario dei ripetuti viaggi compiuti a Roma (1667-1676) stende un resoconto molto puntuale e ricco di informazioni sulla prassi musicale in uso durante le devozioni di varie congregazioni religiose, in particolare dei filippini. Il saggio trascrive e discute tutti i passi del diario relativi a questo argomento, mentre in una serie di tre appendici viene ricostruito l’intero repertorio delle laudi in uso nella diocesi di Padova nei secoli XVII-XIX, con l’indicazione degli unica, delle fonti concordanti manoscritte e a stampa, delle intonazioni monodiche e polifoniche, della relativa bibliografia e delle edizioni critiche moderne dei testi e delle musiche.

Il canto delle laude a Padova nel secolo XVII. Ragioni di una tradizione

LOVATO, ANTONIO
2002

Abstract

Dopo avere considerato le caratteristiche e le ragioni della longevità vissuta da una raccolta di 15 laude, posta in appendice al catechismo fatto stampare a Padova per la prima volta nel 1602 dal vescovo Marco II Cornaro, il saggio ne stabilisce i legami sia con la tradizione laudistica medievale sia con quella successiva dell’Oratorio di San Filippo Neri. Il progressivo radicamento di queste melodie nella diocesi di Padova, cantate fino al sec. XIX inoltrato, va attribuito all’azione pastorale di san Gregorio Barbarigo, di cui viene illustrato il progetto pedagogico realizzato prendendo ad esempio il modello educativo della Compagnia di Gesù. Per quanto riguarda la pratica laudistica, in particolare, appare fondamentale l’azione del suo vicario Giovanni Maria Chiericato, che nel diario dei ripetuti viaggi compiuti a Roma (1667-1676) stende un resoconto molto puntuale e ricco di informazioni sulla prassi musicale in uso durante le devozioni di varie congregazioni religiose, in particolare dei filippini. Il saggio trascrive e discute tutti i passi del diario relativi a questo argomento, mentre in una serie di tre appendici viene ricostruito l’intero repertorio delle laudi in uso nella diocesi di Padova nei secoli XVII-XIX, con l’indicazione degli unica, delle fonti concordanti manoscritte e a stampa, delle intonazioni monodiche e polifoniche, della relativa bibliografia e delle edizioni critiche moderne dei testi e delle musiche.
2002
Barocco padano 2
9788897859055
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