Come altri politici europei, alla fine della seconda guerra mondiale Ugo La Malfa si convinse della necessità di una nuova fase di collaborazione fra i paesi del vecchio continente, unica via per mantenere influenza negli affari internazionali e per ricostruire economie capaci di competere con i sistemi di dimensioni continentali, come quello degli Stati Uniti d'America. Tali considerazioni avevano un particolare rilievo in relazione all'Italia, paese ancora fortemente arretrato e il cui apparato produttivo avrebbe tratto grande giovamento dall'instaurazione di stretti legami con i partner più avanzati del continente. Il volume ricostruisce il pensiero e le politiche di La Malfa, nel tentativo di rafforzare il processo d'integrazione europea e di inserirvi saldamente il proprio paese per stimolarne la modernizzazione. Senza tralasciare l'evoluzione interna, l'analisi ripercorre le posizioni del politico siciliano nelle principali fasi della costruzione europea, concentrando l'attenzione su tre momenti-chiave della sua azione: la liberalizzazione degli scambi del 1951, il tentativo di favorire l'ingresso britannico nel Mec nei primi anni '60, e la battaglia per l'adesione italiana al Sistema monetario europeo, alla fine del 1978.

L'Europa di Ugo La Malfa. La via italiana alla modernizzazione (1942-1979)

MECHI, LORENZO
2003

Abstract

Come altri politici europei, alla fine della seconda guerra mondiale Ugo La Malfa si convinse della necessità di una nuova fase di collaborazione fra i paesi del vecchio continente, unica via per mantenere influenza negli affari internazionali e per ricostruire economie capaci di competere con i sistemi di dimensioni continentali, come quello degli Stati Uniti d'America. Tali considerazioni avevano un particolare rilievo in relazione all'Italia, paese ancora fortemente arretrato e il cui apparato produttivo avrebbe tratto grande giovamento dall'instaurazione di stretti legami con i partner più avanzati del continente. Il volume ricostruisce il pensiero e le politiche di La Malfa, nel tentativo di rafforzare il processo d'integrazione europea e di inserirvi saldamente il proprio paese per stimolarne la modernizzazione. Senza tralasciare l'evoluzione interna, l'analisi ripercorre le posizioni del politico siciliano nelle principali fasi della costruzione europea, concentrando l'attenzione su tre momenti-chiave della sua azione: la liberalizzazione degli scambi del 1951, il tentativo di favorire l'ingresso britannico nel Mec nei primi anni '60, e la battaglia per l'adesione italiana al Sistema monetario europeo, alla fine del 1978.
2003
9788846446411
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