Il lavoro espone i risultati degli studi sui materiali costituenti un'epigrafe greco-latina rinvenuta nella cassa, e secondo la tradizione ritenuta prova dell 'autenticità della reliquia. E' stato condotto uno studio mineralogico e isotopico sul piombo costituente l'epigraƒe e sul pigmento rosso di riempimento delle lettere. La composizione isotopica del piombo è chiaramente differente sia da quella della bara che dagli altri manufatti provenienti dalla basilica, e non riconducibile a specifici giacimenti delle area Alpina o Mediterranea. Le lettere dell 'epigrafe sono riempite con una miscela di cinabro e cera. L'analisi dei risultati della datazione con il metodo del 14C suggerisce che la cera sia databile alla seconda metà del XVI secolo. Questo dato conferma l'ipotesi sostenuta dall 'epigrafista, che l'iscrizione sia stata incisa in epoca rinascimentale in un contesto non padovano. Il pigmento rosso, inserito nelle lettere secondo la tecnica dell 'encausto, è stato probabilmente aggiunto durante l 'ultima ricognizione della reliquia (1562) al fine di rendere le lettere più leggibili.

Indagini sulle reliquie attribuite a "San Luca Evangelista", Basilica di Santa Giustina in Padova: indagini isotopiche e mineralogiche dell'epigrafe bilingue

MOLIN, GIANMARIO;SALVIULO, GABRIELLA
2003

Abstract

Il lavoro espone i risultati degli studi sui materiali costituenti un'epigrafe greco-latina rinvenuta nella cassa, e secondo la tradizione ritenuta prova dell 'autenticità della reliquia. E' stato condotto uno studio mineralogico e isotopico sul piombo costituente l'epigraƒe e sul pigmento rosso di riempimento delle lettere. La composizione isotopica del piombo è chiaramente differente sia da quella della bara che dagli altri manufatti provenienti dalla basilica, e non riconducibile a specifici giacimenti delle area Alpina o Mediterranea. Le lettere dell 'epigrafe sono riempite con una miscela di cinabro e cera. L'analisi dei risultati della datazione con il metodo del 14C suggerisce che la cera sia databile alla seconda metà del XVI secolo. Questo dato conferma l'ipotesi sostenuta dall 'epigrafista, che l'iscrizione sia stata incisa in epoca rinascimentale in un contesto non padovano. Il pigmento rosso, inserito nelle lettere secondo la tecnica dell 'encausto, è stato probabilmente aggiunto durante l 'ultima ricognizione della reliquia (1562) al fine di rendere le lettere più leggibili.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11577/1353416
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