La modellazione di superfici, intese come forme geometriche libere, ha conosciuto ampia diffusione in diversi settori, sia per finalità di stile (industrial design) che per necessità funzionali (aerodinamica, fluidodinamica) e specificità tecnologiche (processi di formatura in generale). L’utilizzo di tali superfici ha però ben presto messo in evidenza le criticità legate alla loro definizione, specificazione e verifica, sia in termini di tolleranze dimensionali che geometriche. Le tolleranze di profili e di superfici a forma libera sono trattati nella ISO 1101 e nella ISO 1660. La loro duplice classificazione, tra le tolleranze di forma e quelle di posizione, ne rivela la capacità di controllare separatamente ovvero simultaneamente la caratteristica di forma, quella di orientamento e finanche quella di localizzazione della superficie tollerata. Proprio grazie a questa specificità, questo tipo di tolleranza si presta ad un utilizzo estremamente efficace anche in presenza di geometrie regolari a patto di conoscere ed applicare in modo preciso le regole di interpretazione e designazione. Questo lavoro propone l’analisi degli strumenti normativi suddetti ed in particolare il confronto tra le metodologie di verifica tradizionali, secondo ISO 5460, e quelle supportate dalle moderne apparecchiature di misura a coordinate bi- e tri-dimensionali. In relazione a tale approccio metodologico vengono inoltre proposte le linee di sviluppo di una nuova base normativa specifica per queste tolleranze geometriche, definendo una catena di principi, metodi e strumenti di diretta applicazione nel mondo industriale per la specificazione (designazione e quantificazione) e la verifica delle tolleranze relativamente a profili e superfici free-form.
Specificazione e verifica di tolleranze geometriche per superfici libere
MENEGHELLO, ROBERTO;
2004
Abstract
La modellazione di superfici, intese come forme geometriche libere, ha conosciuto ampia diffusione in diversi settori, sia per finalità di stile (industrial design) che per necessità funzionali (aerodinamica, fluidodinamica) e specificità tecnologiche (processi di formatura in generale). L’utilizzo di tali superfici ha però ben presto messo in evidenza le criticità legate alla loro definizione, specificazione e verifica, sia in termini di tolleranze dimensionali che geometriche. Le tolleranze di profili e di superfici a forma libera sono trattati nella ISO 1101 e nella ISO 1660. La loro duplice classificazione, tra le tolleranze di forma e quelle di posizione, ne rivela la capacità di controllare separatamente ovvero simultaneamente la caratteristica di forma, quella di orientamento e finanche quella di localizzazione della superficie tollerata. Proprio grazie a questa specificità, questo tipo di tolleranza si presta ad un utilizzo estremamente efficace anche in presenza di geometrie regolari a patto di conoscere ed applicare in modo preciso le regole di interpretazione e designazione. Questo lavoro propone l’analisi degli strumenti normativi suddetti ed in particolare il confronto tra le metodologie di verifica tradizionali, secondo ISO 5460, e quelle supportate dalle moderne apparecchiature di misura a coordinate bi- e tri-dimensionali. In relazione a tale approccio metodologico vengono inoltre proposte le linee di sviluppo di una nuova base normativa specifica per queste tolleranze geometriche, definendo una catena di principi, metodi e strumenti di diretta applicazione nel mondo industriale per la specificazione (designazione e quantificazione) e la verifica delle tolleranze relativamente a profili e superfici free-form.Pubblicazioni consigliate
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