1. Il "nuovo" ruolo delle Sezioni Unite sullo "statuto" delle questioni di giurisdizione: tra funzione nomofilattica e "sussidiarietà funzionale" rispetto alla Consulta. - 2. La giurisprudenza della S.C. sul ricorso incidentale (condizionato o no?) su questioni pregiudiziali e preliminari: un'evoluzione ventennale. - 3. Il ricorso incidentale (ora sempre condizionato) sulla questione di giurisdizione: il "trittico" del 2008 sull'art. 37 c.p.c. e il doppio oggetto del giudizio. - 4. Questioni pregiudiziali "fondanti": la non derogabilità del loro "statuto" cronologico e modale risulta "scelta" implicita (salva l'emersione proprio e solo nell'art. 37 c.p.c.) doverosa. - 5. Una necessaria distinzione tra le questioni pregiudiziali di rito (e così sul loro regime di rilevabilità e di impugnazione delle statuizioni al riguardo). - 6. Il regime decisorio del ricorso incidentale su questioni preliminari di merito: un duttile contemperamento tra il criterio di mera delibazione di fondatezza di un motivo del ricorso principale e quello della c.d. questione più liquida. - 7. Brevi conclusioni (e realistiche riflessioni) sul progetto, quasi di emergenza, sotteso all'attuale stagione giurisprudenziale della Cassazione su questo e consimili problemi.

Travagli "costituzionalmente orientati" delle Sezioni Unite sull'art. 37 c.p.c., ordine delle questioni, giudicato di rito implicito, ricorso incidentale condizionato (su questioni di rito o, diversamente operante, su questioni di merito).

CONSOLO, CLAUDIO
2009

Abstract

1. Il "nuovo" ruolo delle Sezioni Unite sullo "statuto" delle questioni di giurisdizione: tra funzione nomofilattica e "sussidiarietà funzionale" rispetto alla Consulta. - 2. La giurisprudenza della S.C. sul ricorso incidentale (condizionato o no?) su questioni pregiudiziali e preliminari: un'evoluzione ventennale. - 3. Il ricorso incidentale (ora sempre condizionato) sulla questione di giurisdizione: il "trittico" del 2008 sull'art. 37 c.p.c. e il doppio oggetto del giudizio. - 4. Questioni pregiudiziali "fondanti": la non derogabilità del loro "statuto" cronologico e modale risulta "scelta" implicita (salva l'emersione proprio e solo nell'art. 37 c.p.c.) doverosa. - 5. Una necessaria distinzione tra le questioni pregiudiziali di rito (e così sul loro regime di rilevabilità e di impugnazione delle statuizioni al riguardo). - 6. Il regime decisorio del ricorso incidentale su questioni preliminari di merito: un duttile contemperamento tra il criterio di mera delibazione di fondatezza di un motivo del ricorso principale e quello della c.d. questione più liquida. - 7. Brevi conclusioni (e realistiche riflessioni) sul progetto, quasi di emergenza, sotteso all'attuale stagione giurisprudenziale della Cassazione su questo e consimili problemi.
2009
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