Un bambino che sostiene “E’ vero, l’ha detto la mia maestra”, oppure “La verità è vera, perché quando una persona dice la verità, è la verità ... quello che c’è sui libri, chi l’ha scritto non lo cambia, i libri diventano diversi ma le cose scritte sono uguali”; un ragazzo che afferma “Secondo un me un problema deve avere una risposta giusta e basta”, oppure “Gli scienziati non possono essere sicuri di ciò che fanno e dicono, anche loro fanno errori” o, ancora, un adulto che commenta “Qualsiasi cosa dicano gli esperti c’è sempre un altro esperto che crea confusione e argomenta contro” manifestano, ciascuno, una propria convinzione sulla conoscenza e il conoscere. Le credenze personali sulla natura del sapere vengono considerate nella letteratura psicologica come “epistemologie personali”, in quanto elaborazioni del pensiero che ha per oggetto l’organizzazione e le fonti della conoscenza, il grado di verità delle informazioni, i criteri di giustificazione delle asserzioni, le modalità di appropriazione delle conoscenze (Hofer e Pintrich, 2002). Si tratta di cognizioni che sono implicate in molti degli eventi della vita quotidiana e influenzano il nostro modo di pensare, ragionare, imparare, prendere decisioni. Ognuno di noi ha elaborato una propria epistemologia, più o meno ingenua ─ costituita da convinzioni che, in quanto organizzate in insiemi integrati e coerenti, possono assumere la forma di teorie ─ da cui viene guidato sul piano del pensiero e dell’azione.
Il metaconoscere epistemologico: natura e influenza delle credenze personali sulla conoscenza e il conoscere
MASON, LUCIA
2003
Abstract
Un bambino che sostiene “E’ vero, l’ha detto la mia maestra”, oppure “La verità è vera, perché quando una persona dice la verità, è la verità ... quello che c’è sui libri, chi l’ha scritto non lo cambia, i libri diventano diversi ma le cose scritte sono uguali”; un ragazzo che afferma “Secondo un me un problema deve avere una risposta giusta e basta”, oppure “Gli scienziati non possono essere sicuri di ciò che fanno e dicono, anche loro fanno errori” o, ancora, un adulto che commenta “Qualsiasi cosa dicano gli esperti c’è sempre un altro esperto che crea confusione e argomenta contro” manifestano, ciascuno, una propria convinzione sulla conoscenza e il conoscere. Le credenze personali sulla natura del sapere vengono considerate nella letteratura psicologica come “epistemologie personali”, in quanto elaborazioni del pensiero che ha per oggetto l’organizzazione e le fonti della conoscenza, il grado di verità delle informazioni, i criteri di giustificazione delle asserzioni, le modalità di appropriazione delle conoscenze (Hofer e Pintrich, 2002). Si tratta di cognizioni che sono implicate in molti degli eventi della vita quotidiana e influenzano il nostro modo di pensare, ragionare, imparare, prendere decisioni. Ognuno di noi ha elaborato una propria epistemologia, più o meno ingenua ─ costituita da convinzioni che, in quanto organizzate in insiemi integrati e coerenti, possono assumere la forma di teorie ─ da cui viene guidato sul piano del pensiero e dell’azione.Pubblicazioni consigliate
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.