5. Il gracile concetto della exceptio compromissi quale "eccezione di merito" (fosse interno o esterno l'arbitrato), specie poi al cospetto dell'art. 2, comma 3°, convenzione di New York. - 6. L'univocità semantica di questa fondamentale norma convenzionale. - 7. L'esigenza di compiere una prognosi sulla riconoscibilità del lodo estero per giungere, previa eventuale sospensione del processo italiano (in analogia con l'art. 7 l. n. 218), alla declinatoria della giurisdizione. - 8. La preferibile proposta ricostruttiva. - 9. Conclusioni in relazione ancora al "ripristinato" regolamento di competenza e al nuovo art. 819-ter c.p.c.
L'arbitrato con sede estera, la natura della relativa eccezione e l'essenziale compito che rimane affidato al regolamento transnazionale della giurisdizione italiana (Parte seconda).
CONSOLO, CLAUDIO
2009
Abstract
5. Il gracile concetto della exceptio compromissi quale "eccezione di merito" (fosse interno o esterno l'arbitrato), specie poi al cospetto dell'art. 2, comma 3°, convenzione di New York. - 6. L'univocità semantica di questa fondamentale norma convenzionale. - 7. L'esigenza di compiere una prognosi sulla riconoscibilità del lodo estero per giungere, previa eventuale sospensione del processo italiano (in analogia con l'art. 7 l. n. 218), alla declinatoria della giurisdizione. - 8. La preferibile proposta ricostruttiva. - 9. Conclusioni in relazione ancora al "ripristinato" regolamento di competenza e al nuovo art. 819-ter c.p.c.File in questo prodotto:
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