“Gli studi che compongono questo libro supportano la tesi per cui l’approccio progettuale ecosostenibile - considerato da molti la linea strategica principale per l’architettura del prossimo futuro - sarebbe già stato posto, in modo embrionale e in forme diverse, in alcune delle più importanti teorie e pratiche del moderno. Il lavoro ripropone dunque l’interrogativo di fondo circa il rapporto che si instaura tra l’attuale problematica progettuale e l’interpretazione storica del moderno. Nella strategia di una sostanziale continuità del momento attuale col periodo della formazione del moderno, infatti, rientra la tesi di fondo del lavoro, per cui la baubiologie, oggi in grande voga, è anche un filo rosso che connette i prodotti più vari e tipici della modernità: dalle più sofisticate elaborazioni funzionaliste, alle sperimentazioni sulle tecniche costruttive ruralistiche e vernacolari, ai ricorrenti riferimenti alla naturalità e alla salubrità. Ma al tempo stesso il lavoro assume il carattere dell’indagine analitica e critica, giacché, singolarmente, l’istanza ecologica è posta dai due autori attraverso documentate ed essenziali riletture storiche e non già, secondo la consuetudine ambientalista, come causa giusta da perorare con argomentazioni generali. Proprio in questa perfetta dualità tra impianto filologico e intento programmatico risiede il motivo di maggior interesse del libro” (dalla presentazione di Sergio Poretti). Il volume riprende il tema della tesi svolta nell’ambito del dottorato in “Ingegneria edilizia e territoriale” presso l’Università di Bologna da Enrico Pietrogrande, del quale, come precisato nelle pagine iniziali, sono sedici dei venti capitoli complessivi.

La salubrità  dell'abitare. All'origine dell'approccio ecosostenibile nell'architettura del moderno in Germania e in Italia

PIETROGRANDE, ENRICO;
2002

Abstract

“Gli studi che compongono questo libro supportano la tesi per cui l’approccio progettuale ecosostenibile - considerato da molti la linea strategica principale per l’architettura del prossimo futuro - sarebbe già stato posto, in modo embrionale e in forme diverse, in alcune delle più importanti teorie e pratiche del moderno. Il lavoro ripropone dunque l’interrogativo di fondo circa il rapporto che si instaura tra l’attuale problematica progettuale e l’interpretazione storica del moderno. Nella strategia di una sostanziale continuità del momento attuale col periodo della formazione del moderno, infatti, rientra la tesi di fondo del lavoro, per cui la baubiologie, oggi in grande voga, è anche un filo rosso che connette i prodotti più vari e tipici della modernità: dalle più sofisticate elaborazioni funzionaliste, alle sperimentazioni sulle tecniche costruttive ruralistiche e vernacolari, ai ricorrenti riferimenti alla naturalità e alla salubrità. Ma al tempo stesso il lavoro assume il carattere dell’indagine analitica e critica, giacché, singolarmente, l’istanza ecologica è posta dai due autori attraverso documentate ed essenziali riletture storiche e non già, secondo la consuetudine ambientalista, come causa giusta da perorare con argomentazioni generali. Proprio in questa perfetta dualità tra impianto filologico e intento programmatico risiede il motivo di maggior interesse del libro” (dalla presentazione di Sergio Poretti). Il volume riprende il tema della tesi svolta nell’ambito del dottorato in “Ingegneria edilizia e territoriale” presso l’Università di Bologna da Enrico Pietrogrande, del quale, come precisato nelle pagine iniziali, sono sedici dei venti capitoli complessivi.
2002
9788886729307
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