Da un punto di vista psicologico, lo scopo della giustizia consiste essenzialmente in tre atteggiamenti: a) la credenza nel principio di equità tra persone; b) la volontà di fare delle rinunce per il benessere altrui; c) la volontà di allocare una parte delle risorse della comunità per altri. Per quelle categorie sociali di soggetti che rientrano nel nostro obiettivo di giustizia, l'interesse verso un loro meritato equo trattamento è saliente. L'esclusione morale, e quindi l'ingiustizia sociale, si realizza quando singoli individui, gruppi o addirittura nazioni escludono minoranze e in generale specifici aggregati di persone, siano esse accomunate da fattori come la religione, l'etnia, il sesso o la condizione economica, dal proprio scopo di giustizia. Come conseguenza del processo di esclusione, le regole e i valori morali che vengono applicati a chi siede nel cerchio dell'appartenenza (dove si esercita la giustizia sociale), non si applicano a colui che è culturalmente collocato al di là, nella terra indistinta della violenza e dell'indifferenza (dove si pratica l'ingiustizia sociale). Sulla base di un simile scenario, nel presente capitolo il tema dell'ingiustizia sociale verrà affrontato approfondendo la figura degli spettatori e il loro passaggio da una condizione di inerzia a un ruolo di sollecitazione e di partecipazione al cambiamento sociale.

Spettatori di ingiustizie sociali

ZAMPERINI, ADRIANO;
2004

Abstract

Da un punto di vista psicologico, lo scopo della giustizia consiste essenzialmente in tre atteggiamenti: a) la credenza nel principio di equità tra persone; b) la volontà di fare delle rinunce per il benessere altrui; c) la volontà di allocare una parte delle risorse della comunità per altri. Per quelle categorie sociali di soggetti che rientrano nel nostro obiettivo di giustizia, l'interesse verso un loro meritato equo trattamento è saliente. L'esclusione morale, e quindi l'ingiustizia sociale, si realizza quando singoli individui, gruppi o addirittura nazioni escludono minoranze e in generale specifici aggregati di persone, siano esse accomunate da fattori come la religione, l'etnia, il sesso o la condizione economica, dal proprio scopo di giustizia. Come conseguenza del processo di esclusione, le regole e i valori morali che vengono applicati a chi siede nel cerchio dell'appartenenza (dove si esercita la giustizia sociale), non si applicano a colui che è culturalmente collocato al di là, nella terra indistinta della violenza e dell'indifferenza (dove si pratica l'ingiustizia sociale). Sulla base di un simile scenario, nel presente capitolo il tema dell'ingiustizia sociale verrà affrontato approfondendo la figura degli spettatori e il loro passaggio da una condizione di inerzia a un ruolo di sollecitazione e di partecipazione al cambiamento sociale.
2004
Per una psicologia della pace
8846454308
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