Il saggio riprende, approfondendoli o sintetizzandoli, e applicandoli al caso delle migrazioni internazionali, alcuni temi trattati dall’autore nel suo libro Studi sul lavoro coatto contemporaneo (Cleup 2002). Nella parte iniziale del saggio, il sistema europeo di Schengen di regolazione delle migrazione viene discusso per le sue caratteristiche strutturanti processi di lavoro coatto e forzato, sia ai sensi di interpretazioni non restrittive delle convenzioni internazionali riguardanti il lavoro forzato, sia alla luce della letteratura più avvertita al riguardo. Nella parte centrale del saggio si cerca di identificare le cornici entro cui discutere la relazione tra migrazioni e lavoro coatto a partire da un approccio comparativo internazionale e diacronico di lunga durata. In questa parte vengono sintetizzati alcuni risultati del confronto critico con la letteratura internazionale che sono più dettagliatamente esposti nella seconda parte del libro sopramenzionato. Strategiche vengono giudicate le categorie (e i loro nessi) di accumulazione originario-costitutiva e di proletarizzazione legalmente senza diritti (schiavo coloniale), eslege e legalizzato come formalmente libero. Alle luce dall’intreccio tra i processi di (lumpen-)proletarizzazione, di conflitto intorno alla condizione di lavoro schiavistico o salariato, e di strutturazione di un sistema differenziale di salari nazionali, vengono riletti i processi di degradazione del lavoro migrante e i ricorrenti tentativi di imbrigliarne la mobilità.

Immigrazione e lavoro coatto

ZANIN, VALTER
2004

Abstract

Il saggio riprende, approfondendoli o sintetizzandoli, e applicandoli al caso delle migrazioni internazionali, alcuni temi trattati dall’autore nel suo libro Studi sul lavoro coatto contemporaneo (Cleup 2002). Nella parte iniziale del saggio, il sistema europeo di Schengen di regolazione delle migrazione viene discusso per le sue caratteristiche strutturanti processi di lavoro coatto e forzato, sia ai sensi di interpretazioni non restrittive delle convenzioni internazionali riguardanti il lavoro forzato, sia alla luce della letteratura più avvertita al riguardo. Nella parte centrale del saggio si cerca di identificare le cornici entro cui discutere la relazione tra migrazioni e lavoro coatto a partire da un approccio comparativo internazionale e diacronico di lunga durata. In questa parte vengono sintetizzati alcuni risultati del confronto critico con la letteratura internazionale che sono più dettagliatamente esposti nella seconda parte del libro sopramenzionato. Strategiche vengono giudicate le categorie (e i loro nessi) di accumulazione originario-costitutiva e di proletarizzazione legalmente senza diritti (schiavo coloniale), eslege e legalizzato come formalmente libero. Alle luce dall’intreccio tra i processi di (lumpen-)proletarizzazione, di conflitto intorno alla condizione di lavoro schiavistico o salariato, e di strutturazione di un sistema differenziale di salari nazionali, vengono riletti i processi di degradazione del lavoro migrante e i ricorrenti tentativi di imbrigliarne la mobilità.
2004
Gli immigrati, il lavoro, la casa. Tra segregazione e mobilitazione
9788846453723
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