La volontà e la capacità di affrontare e risolvere i problemi ambientali di un certo contesto territoriale rappresentano indicatori di qualità anche socio-culturale di quel contesto. Perciò chi oggi si occupa di formazione ambientale ha responsabilità molto forti nel far conoscere, in modo criticamente orientato e non fazioso, le tematiche ambientali (sia locali che globali); nel promuovere la partecipazione responsabile e attiva di tutti nell'individuazione dei problemi, nella valutazione della loro portata delle cause degli effetti a medio lungo termine, nella definizione e implementazione di soluzioni; nell'incoraggiare la diffusione di atteggiamenti più riflessivi e più consapevoli verso l'ambiente, sostenendo la costruzione e la diffusione di una cultura che, prendendo atto delle emergenze ambientali, non si limiti alla denuncia e alla colpevolizzazione, ma si faccia carico di una prospettiva di più ampio respiro, nella quale l'uomo ritrovi un più equilibrato rapporto col mondo. Perciò il problema di conoscere la natura e di comportarsi secondo modalità responsabili non è più concepibile soltanto come compito della scuola, ma diventa impegno comune delle diverse età della vita e dei più disparati contesti esistenziali, impegnando la cultura stessa a cercare una pluralità di risposte. L'interpretazione in termini pedagogici e didattici di tale nuovo e problematico compito viene affrontato dall'Autrice a partire da un'attenta rassegna delle molteplici sollecitazioni culturali connesse al rapporto uomo/ambiente, per giungere ad individuare alcuni criteri/guida capaci di orientare l'agire educativo pur senza dirigerlo, coerentemente con la scelta problematizzante che contraddistingue tutto il lavoro. Non facili ricette, dunque, ma l'implicito richiamo, rivolto a chi svolge professioni educative o è impegnato nel campo della formazione, a far proprio un rinnovato spirito di ricerca, capace di riflettere sul dato culturale in qualunque forma esso si presenti, per accoglierlo e nel contempo per superarlo, attraverso processi ispirati al rispetto, alla tolleranza, all'aspirazione verso il bene comune non solo degli esseri umani, ma dell'intera comunità della vita. Il volume, concepito per la formazione iniziale degli educatori extrascolastici, si propone come un utile strumento di riflessione pedagogica didattica a chiunque si occupi, a vario titolo, di formazione ambientale.

Per fare un albero. Educazione della persona e tutela dell'ambiente nei contesti extrascolastici

ZANATO, ORIETTA
2001

Abstract

La volontà e la capacità di affrontare e risolvere i problemi ambientali di un certo contesto territoriale rappresentano indicatori di qualità anche socio-culturale di quel contesto. Perciò chi oggi si occupa di formazione ambientale ha responsabilità molto forti nel far conoscere, in modo criticamente orientato e non fazioso, le tematiche ambientali (sia locali che globali); nel promuovere la partecipazione responsabile e attiva di tutti nell'individuazione dei problemi, nella valutazione della loro portata delle cause degli effetti a medio lungo termine, nella definizione e implementazione di soluzioni; nell'incoraggiare la diffusione di atteggiamenti più riflessivi e più consapevoli verso l'ambiente, sostenendo la costruzione e la diffusione di una cultura che, prendendo atto delle emergenze ambientali, non si limiti alla denuncia e alla colpevolizzazione, ma si faccia carico di una prospettiva di più ampio respiro, nella quale l'uomo ritrovi un più equilibrato rapporto col mondo. Perciò il problema di conoscere la natura e di comportarsi secondo modalità responsabili non è più concepibile soltanto come compito della scuola, ma diventa impegno comune delle diverse età della vita e dei più disparati contesti esistenziali, impegnando la cultura stessa a cercare una pluralità di risposte. L'interpretazione in termini pedagogici e didattici di tale nuovo e problematico compito viene affrontato dall'Autrice a partire da un'attenta rassegna delle molteplici sollecitazioni culturali connesse al rapporto uomo/ambiente, per giungere ad individuare alcuni criteri/guida capaci di orientare l'agire educativo pur senza dirigerlo, coerentemente con la scelta problematizzante che contraddistingue tutto il lavoro. Non facili ricette, dunque, ma l'implicito richiamo, rivolto a chi svolge professioni educative o è impegnato nel campo della formazione, a far proprio un rinnovato spirito di ricerca, capace di riflettere sul dato culturale in qualunque forma esso si presenti, per accoglierlo e nel contempo per superarlo, attraverso processi ispirati al rispetto, alla tolleranza, all'aspirazione verso il bene comune non solo degli esseri umani, ma dell'intera comunità della vita. Il volume, concepito per la formazione iniziale degli educatori extrascolastici, si propone come un utile strumento di riflessione pedagogica didattica a chiunque si occupi, a vario titolo, di formazione ambientale.
2001
9788871785479
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