Il volume offre un’analisi della scena romantica britannica a partire dall’antologia di testi – annotati e analizzati singolarmente – tradotti al suo interno. Viene qui offerta una selezione di scritti teorici significativi riguardanti la drammaturgia, la recitazione e il rapporto tra testo e messinscena, e una serie di testimonianze sulla prassi dei principali attori dell’epoca. A partire da tale materiale (e da altro non antologizzato per ragioni di spazio) vengono ricostruite diacronicamente dapprima la struttura del sistema teatrale inglese dell’epoca, le diverse tipologie di compagnia, la prassi professionale, la procedura di apprendistato che la sostiene e il repertorio. A ciò segue un’analisi delle pratiche censorie e del sistema delle licenze, e una ricostruzione dei modi impiegati dalle compagnie per relazionarsi ad esse, sottolineando le strategie di “sopravvivenza” adottate, inclusi i metodi impiegati per aggirare le restrizioni imposte dalle autorità. Dopo aver analizzato così il contesto produttivo, il commento si dedica ad approfondire gli stili recitativi che segnano l’epoca, identificando le figure cardine in J.P. Kemble ed Edmund Kean, e ad esaminare le innovazioni e le caratteristiche generali per quanto riguarda le scenografie, fondamentali in un periodo caratterizzato da una produzione teatrale a forte impatto spettacolare. Infine viene offerto un approfondimento sulle concezioni estetiche che soggiacciono agli scritti critici e teorici dell’epoca, sottolineando il ruolo fondamentale, e ancora poco studiato, delle teorie associazioniste nelle poetiche che sostanziano la recitazione romantica.

La scena del romanticismo inglese

DEGLI ESPOSTI, PAOLA
2001

Abstract

Il volume offre un’analisi della scena romantica britannica a partire dall’antologia di testi – annotati e analizzati singolarmente – tradotti al suo interno. Viene qui offerta una selezione di scritti teorici significativi riguardanti la drammaturgia, la recitazione e il rapporto tra testo e messinscena, e una serie di testimonianze sulla prassi dei principali attori dell’epoca. A partire da tale materiale (e da altro non antologizzato per ragioni di spazio) vengono ricostruite diacronicamente dapprima la struttura del sistema teatrale inglese dell’epoca, le diverse tipologie di compagnia, la prassi professionale, la procedura di apprendistato che la sostiene e il repertorio. A ciò segue un’analisi delle pratiche censorie e del sistema delle licenze, e una ricostruzione dei modi impiegati dalle compagnie per relazionarsi ad esse, sottolineando le strategie di “sopravvivenza” adottate, inclusi i metodi impiegati per aggirare le restrizioni imposte dalle autorità. Dopo aver analizzato così il contesto produttivo, il commento si dedica ad approfondire gli stili recitativi che segnano l’epoca, identificando le figure cardine in J.P. Kemble ed Edmund Kean, e ad esaminare le innovazioni e le caratteristiche generali per quanto riguarda le scenografie, fondamentali in un periodo caratterizzato da una produzione teatrale a forte impatto spettacolare. Infine viene offerto un approfondimento sulle concezioni estetiche che soggiacciono agli scritti critici e teorici dell’epoca, sottolineando il ruolo fondamentale, e ancora poco studiato, delle teorie associazioniste nelle poetiche che sostanziano la recitazione romantica.
2001
9788886413756
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