Un complesso documentario articolato e dilatato nel tempo, per quanto non troppo vasto, quale quello riferibile al gruppo famigliare di Totone di Campione, consente di aprire prospettive diverse e di leggere in modo diverso una fonte che permette una pluralità di approcci. È possibile pertanto avviare un esame del dossier totoniano anche da un punto di vista codicologico e paleografico. Per quel che riguarda le sue strutture materiali, ci si imbatte in un supporto di scarsa qualità, che non viene preparato adeguatamente ad accogliere il testo, testo il quale si adatta di volta in volta alle sue caratteristiche, sopportandone e superandone in certo qual modo i guasti, né esiste un formato standard per i documenti, tanto che le dimensioni delle membrane variano da valori molto bassi ad altri estremamente elevati. Un’analisi puntuale della scrittura, anzi delle scritture dei documenti rivela un intreccio complesso di esperienze grafiche assai diverse, di mani più o meno professionali, più o meno educate alla scrittura. Tutti i documenti dell’VIII secolo – e anche alcuni del secolo successivo – presentano uno spettro di realizzazioni ascrivibili a quella che l’editore delle ChLA indica come “corsiva nuova italiana”, mentre, per quel che riguarda le sottoscrizioni autografe, che sono più frequentemente attribuibili a personaggi che esplicitamente si qualificano come ecclesiastici, esse contemplano un universo di modelli differenti di riferimento, dalle minuscole elementari di base alle corsive più o meno legate.

In margine al dossier documentario di Totone di Campione

GIOVE', NICOLETTA
2005

Abstract

Un complesso documentario articolato e dilatato nel tempo, per quanto non troppo vasto, quale quello riferibile al gruppo famigliare di Totone di Campione, consente di aprire prospettive diverse e di leggere in modo diverso una fonte che permette una pluralità di approcci. È possibile pertanto avviare un esame del dossier totoniano anche da un punto di vista codicologico e paleografico. Per quel che riguarda le sue strutture materiali, ci si imbatte in un supporto di scarsa qualità, che non viene preparato adeguatamente ad accogliere il testo, testo il quale si adatta di volta in volta alle sue caratteristiche, sopportandone e superandone in certo qual modo i guasti, né esiste un formato standard per i documenti, tanto che le dimensioni delle membrane variano da valori molto bassi ad altri estremamente elevati. Un’analisi puntuale della scrittura, anzi delle scritture dei documenti rivela un intreccio complesso di esperienze grafiche assai diverse, di mani più o meno professionali, più o meno educate alla scrittura. Tutti i documenti dell’VIII secolo – e anche alcuni del secolo successivo – presentano uno spettro di realizzazioni ascrivibili a quella che l’editore delle ChLA indica come “corsiva nuova italiana”, mentre, per quel che riguarda le sottoscrizioni autografe, che sono più frequentemente attribuibili a personaggi che esplicitamente si qualificano come ecclesiastici, esse contemplano un universo di modelli differenti di riferimento, dalle minuscole elementari di base alle corsive più o meno legate.
2005
Carte di famiglia. Strategie, rappresentazione e memoria del gruppo famigliare di Totone di Campione (721-877)
9788883341663
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