Nel corso del saggio si fornisce una panoramica complessiva sul tema della responsabilità sociale nonché dell’importanza di politiche di comunicazione complessive, complete e trasparenti. Quando si parla di responsabilità prima di tutto bisogna ricordare che essa è collegata al concetto di obbligo o dovere. Significa avere un dovere di adempiere una certa responsabilità o essere responsabili per un certo dovere (De George, 1999). La fonte primaria di responsabilità è la controparte verso cui esiste un obbligo o un dovere. Senza dimenticare che la prima responsabilità di un’impresa è quella di creare valore nel lungo periodo, alla luce di quanto visto nel corso del saggio, dobbiamo anche comprendere chi sono i beneficiari di questo valore. Tradizionalmente erano gli azionisti, ma con l’evoluzione della società e della definizione stessa di azienda (sistema aperto che interagisce con l’ambiente esterno) si deve necessariamente considerare una più vasta platea di interlocutori e fare riferimento alla teoria degli stakeholders. In questo senso, non è più solo il fine che conta, ma anche come tale fine viene raggiunto, ovvero come un’azienda genera valore nel lungo periodo. La scelta di adottare comportamenti socialmente responsabili può essere etica (basata cioè sui valori personali di chi guida l’azienda) o manageriale (sostenibilità del vantaggio competitivo, risk management, efficienza organizzativa, minor costo del capitale, incremento della produttività del personale, reputazione aziendale). Indipendentemente dal tipo di approccio che sostiene la scelta di inserire la dimensione etica nelle strategie economiche di un’azienda, nel corso del saggio si individuano valide motivazioni che dovrebbero spingere un’azienda ad adottare una strategia socialmente responsabile.

Responsabilità  sociale delle imprese e accountability

MICHELON, GIOVANNA
2003

Abstract

Nel corso del saggio si fornisce una panoramica complessiva sul tema della responsabilità sociale nonché dell’importanza di politiche di comunicazione complessive, complete e trasparenti. Quando si parla di responsabilità prima di tutto bisogna ricordare che essa è collegata al concetto di obbligo o dovere. Significa avere un dovere di adempiere una certa responsabilità o essere responsabili per un certo dovere (De George, 1999). La fonte primaria di responsabilità è la controparte verso cui esiste un obbligo o un dovere. Senza dimenticare che la prima responsabilità di un’impresa è quella di creare valore nel lungo periodo, alla luce di quanto visto nel corso del saggio, dobbiamo anche comprendere chi sono i beneficiari di questo valore. Tradizionalmente erano gli azionisti, ma con l’evoluzione della società e della definizione stessa di azienda (sistema aperto che interagisce con l’ambiente esterno) si deve necessariamente considerare una più vasta platea di interlocutori e fare riferimento alla teoria degli stakeholders. In questo senso, non è più solo il fine che conta, ma anche come tale fine viene raggiunto, ovvero come un’azienda genera valore nel lungo periodo. La scelta di adottare comportamenti socialmente responsabili può essere etica (basata cioè sui valori personali di chi guida l’azienda) o manageriale (sostenibilità del vantaggio competitivo, risk management, efficienza organizzativa, minor costo del capitale, incremento della produttività del personale, reputazione aziendale). Indipendentemente dal tipo di approccio che sostiene la scelta di inserire la dimensione etica nelle strategie economiche di un’azienda, nel corso del saggio si individuano valide motivazioni che dovrebbero spingere un’azienda ad adottare una strategia socialmente responsabile.
2003
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