Le lesioni non palpabili della mammella, sempre più frequenti, devono essere affrontate con una concettualità diversa da quella in uso per le lesioni clinicamente evidenti. Si tratta di patologie per lo più benigne che in fase diagnostica hanno sempre meno indicazioni chirurgiche, considerando la possibilità di ottenere diagnosi affidabili con apparecchiature dedicate, come l’agobiopsia vuoto-assistita, in grado di ottenere prelievi istologici conclusivi. Le patologie borderline o maligne presentano aspetti epidemiologici particolari trattandosi, in una buona parte di casi, di forme proliferative più differenziate, meno definite, anche se con un maggior rischio di plurifocalità. Il loro trattamento chirurgico si basa pertanto sulla centralità del prelievo, onde acquisire al primo intervento margini di resezione indenni, e sulla sua adeguata estensione, onde evitare difficoltà interpretative nelle lesioni morfologicamente poco definite ed istologicamente al limite, come le neoplasie intra-epiteliali. Dopo aver discusso alcuni peculiari aspetti concettuali sull’approccio diagnostico e terapeutico in tale tipo di lesioni, gli autori descrivono la tecnica della biopsia chirurgica mirata sotto guida di un répere metallico.
The diagnostic and therapeutic approach to nonpalpable breast lesions
VINDIGNI, VINCENZO
2005
Abstract
Le lesioni non palpabili della mammella, sempre più frequenti, devono essere affrontate con una concettualità diversa da quella in uso per le lesioni clinicamente evidenti. Si tratta di patologie per lo più benigne che in fase diagnostica hanno sempre meno indicazioni chirurgiche, considerando la possibilità di ottenere diagnosi affidabili con apparecchiature dedicate, come l’agobiopsia vuoto-assistita, in grado di ottenere prelievi istologici conclusivi. Le patologie borderline o maligne presentano aspetti epidemiologici particolari trattandosi, in una buona parte di casi, di forme proliferative più differenziate, meno definite, anche se con un maggior rischio di plurifocalità. Il loro trattamento chirurgico si basa pertanto sulla centralità del prelievo, onde acquisire al primo intervento margini di resezione indenni, e sulla sua adeguata estensione, onde evitare difficoltà interpretative nelle lesioni morfologicamente poco definite ed istologicamente al limite, come le neoplasie intra-epiteliali. Dopo aver discusso alcuni peculiari aspetti concettuali sull’approccio diagnostico e terapeutico in tale tipo di lesioni, gli autori descrivono la tecnica della biopsia chirurgica mirata sotto guida di un répere metallico.Pubblicazioni consigliate
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