Il comparto della distillazione in Italia rappresenta un’importante realtà economica ed industriale data l’enorme disponibilità di sottoprodotti da trasformare in alcool, provenienti in particolare dal settore vitivinicolo. Le distillerie, qualunque siano le materie prime utilizzate, danno luogo a notevoli quantitativi di reflui inquinanti, ad alta concentrazione di sostanza organica, che necessitano di un trattamento di depurazione a monte dello scarico nei corpi idrici recettori. La digestione anaerobica dei reflui di distilleria è ampiamente applicata in scala reale come sistema di depurazione poiché consente di ottenere una notevole riduzione della sostanza organica con la produzione di biogas (ad elevato contenuto di metano) utilizzabile come fonte di energia. Attualmente, la ricerca scientifica nel campo della digestione anaerobica dei reflui di distilleria è orientata allo sviluppo di sistemi di depurazione caratterizzati da bassi tempi di ritenzione idraulica ed elevate età del fango. Tra questi sistemi, particolare interesse riveste l’ASBR (Anaerobic Sequencing Batch Reactor), nel quale il processo depurativo è articolato in una successione di cicli caratterizzati dalle seguenti fasi: carico dell’influente, reazione in ambiente anerobico e scarico dell’effluente. Il principale vantaggio dell’ASBR, rispetto ai sistemi tradizionali, consiste in un maggior controllo e flessibilità dell’intero processo biologico. La Sezione Gestione Risorse Idriche dell’ENEA di Bologna ha curato la progettazione e realizzazione di un impianto ASBR in scala pilota (180 l) allo scopo di verificare l’efficienza di depurazione su reflui di distilleria con caratteristiche fisico-chimiche differenti fra loro. Sono stati testati 4 tipologie di reflui (borlanda, due reflui misti e melasso) alimentati in modo da operare con un fattore di carico organico volumetrico pari a circa 5 kg COD/(m3 giorno). L’efficienza di rimozione della sostanza organica (in termini di COD) è stata superiore al 70% (e nel caso della borlanda oltre il 90%). La produzione di biogas è risultata variabile con la tipologia di refluo, presentando un fattore di produzione compreso tra 1 e 3 litri di biogas /litro di reattore. Complessivamente si è avuta una produzione di gas metano pari a 340 l/(kg COD rimosso) valore prossimo a quello teorico di 350. A differenza dei tradizionali sistemi CSTR, gli ASBR non necessitano, tra l’altro, di una fase di sedimentazione, rappresentando quindi una valida alternativa per il trattamento anaerobico dei reflui di distilleria.

Treatment of distillery wastewater by a pilot scale anaerobic sequencing bacth reactor

LAVAGNOLO, MARIA CRISTINA;
2004

Abstract

Il comparto della distillazione in Italia rappresenta un’importante realtà economica ed industriale data l’enorme disponibilità di sottoprodotti da trasformare in alcool, provenienti in particolare dal settore vitivinicolo. Le distillerie, qualunque siano le materie prime utilizzate, danno luogo a notevoli quantitativi di reflui inquinanti, ad alta concentrazione di sostanza organica, che necessitano di un trattamento di depurazione a monte dello scarico nei corpi idrici recettori. La digestione anaerobica dei reflui di distilleria è ampiamente applicata in scala reale come sistema di depurazione poiché consente di ottenere una notevole riduzione della sostanza organica con la produzione di biogas (ad elevato contenuto di metano) utilizzabile come fonte di energia. Attualmente, la ricerca scientifica nel campo della digestione anaerobica dei reflui di distilleria è orientata allo sviluppo di sistemi di depurazione caratterizzati da bassi tempi di ritenzione idraulica ed elevate età del fango. Tra questi sistemi, particolare interesse riveste l’ASBR (Anaerobic Sequencing Batch Reactor), nel quale il processo depurativo è articolato in una successione di cicli caratterizzati dalle seguenti fasi: carico dell’influente, reazione in ambiente anerobico e scarico dell’effluente. Il principale vantaggio dell’ASBR, rispetto ai sistemi tradizionali, consiste in un maggior controllo e flessibilità dell’intero processo biologico. La Sezione Gestione Risorse Idriche dell’ENEA di Bologna ha curato la progettazione e realizzazione di un impianto ASBR in scala pilota (180 l) allo scopo di verificare l’efficienza di depurazione su reflui di distilleria con caratteristiche fisico-chimiche differenti fra loro. Sono stati testati 4 tipologie di reflui (borlanda, due reflui misti e melasso) alimentati in modo da operare con un fattore di carico organico volumetrico pari a circa 5 kg COD/(m3 giorno). L’efficienza di rimozione della sostanza organica (in termini di COD) è stata superiore al 70% (e nel caso della borlanda oltre il 90%). La produzione di biogas è risultata variabile con la tipologia di refluo, presentando un fattore di produzione compreso tra 1 e 3 litri di biogas /litro di reattore. Complessivamente si è avuta una produzione di gas metano pari a 340 l/(kg COD rimosso) valore prossimo a quello teorico di 350. A differenza dei tradizionali sistemi CSTR, gli ASBR non necessitano, tra l’altro, di una fase di sedimentazione, rappresentando quindi una valida alternativa per il trattamento anaerobico dei reflui di distilleria.
2004
9788878500006
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