L'articolo analizza un codice della Biblioteca Antoniana, scritto nella seconda metà del Quattrocento e contenente diverso materiale relativo alle gemme e alle pietre preziose, alla loro simbologia, al loro valore magico e apotropaico. In particolare il lapidario deriva chiaramente dall'opera di Marbodo di Rennes, che fu in qualche misura normativa nel Medioevo. Il codice contiene alcuni nomi di orefici, di cui non è chiara l'identità e la zona di provenienza.
Non pauco labore...scriptus est suprascriptus lapidarius.Il codice 24 della biblioteca Antoniana, in Miscellanea di studi in memoria di p. Giovanni Luisetto OFMConv
BALDISSIN, GIOVANNA
2003
Abstract
L'articolo analizza un codice della Biblioteca Antoniana, scritto nella seconda metà del Quattrocento e contenente diverso materiale relativo alle gemme e alle pietre preziose, alla loro simbologia, al loro valore magico e apotropaico. In particolare il lapidario deriva chiaramente dall'opera di Marbodo di Rennes, che fu in qualche misura normativa nel Medioevo. Il codice contiene alcuni nomi di orefici, di cui non è chiara l'identità e la zona di provenienza.File in questo prodotto:
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