Obiettivi: Scopo del lavoro è di analizzare i microprocessi in una psicoterapia dinamica breve avvalendosi sia della rilevazione dell’Attività Referenziale proposta da Wilma Bucci, che di una metodologia che consente l’analisi degli aspetti paraverbali. L’ipotesi sottostante è che a variazioni dei valori dell’Attività Referenziale corrisponda una variazione negli indici paraverbali. Metodi: In questa ricerca è stata analizzata una seduta di una psicoterapia dinamica breve. Per l’Attività Referenziale è stata applicata la metodologia proposta da Bucci, mentre per la rilevazione dell’indice paraverbale si è scelta la Speech Rate, analizzandola con strumenti propri della fonetica. I dati ottenuti sono stati trattati statisticamente con una correlazione di Spearman. Risultati: Si è riscontrata una relazione inversa statisticamente significativa tra valori dell’Attività Referenziale e della subscala CONIM con la Speech Rate. Non è stata riscontrata alcuna relazione con la subscala CLASP. Conclusioni: I risultati, oltre a validare la metodologia di rilevazione dell’Attività Referenziale proposta dalla Bucci, sembrano indicare che gli aspetti paraverbali possono assumere grande importanza nella descrizione del processo, potendo essere descrittivi di quello che in letteratura viene definito “clima relazionale”.

Analisi degli aspetti paraverbali in una psicoterapia dinamica breve: il metodo dell'Attività  Referenziale e l'analisi della Speech Rate

ROCCO, DIEGO
2005

Abstract

Obiettivi: Scopo del lavoro è di analizzare i microprocessi in una psicoterapia dinamica breve avvalendosi sia della rilevazione dell’Attività Referenziale proposta da Wilma Bucci, che di una metodologia che consente l’analisi degli aspetti paraverbali. L’ipotesi sottostante è che a variazioni dei valori dell’Attività Referenziale corrisponda una variazione negli indici paraverbali. Metodi: In questa ricerca è stata analizzata una seduta di una psicoterapia dinamica breve. Per l’Attività Referenziale è stata applicata la metodologia proposta da Bucci, mentre per la rilevazione dell’indice paraverbale si è scelta la Speech Rate, analizzandola con strumenti propri della fonetica. I dati ottenuti sono stati trattati statisticamente con una correlazione di Spearman. Risultati: Si è riscontrata una relazione inversa statisticamente significativa tra valori dell’Attività Referenziale e della subscala CONIM con la Speech Rate. Non è stata riscontrata alcuna relazione con la subscala CLASP. Conclusioni: I risultati, oltre a validare la metodologia di rilevazione dell’Attività Referenziale proposta dalla Bucci, sembrano indicare che gli aspetti paraverbali possono assumere grande importanza nella descrizione del processo, potendo essere descrittivi di quello che in letteratura viene definito “clima relazionale”.
2005
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