Il testo porta nuovi contributi alla conoscenza della grafica veronese del Settecento, a partire da lavori di Louis Dorigny, francese di nascita, ma storicamente annoverato tra gli artisti veronesi a partire dal testo di Dal Pozzo del 1718: di lui si rendono noti prima di tutto due importanti fogli del Museum Boijmans Van Beuningen di Rotterdam, in questa sede riconosciuti quali studi preparatori per due dettagli del soffitto di Ca’ Zenobio a Venezia, l’affresco che rilancia la grande decorazione in Laguna. Il grande coetaneo di Dorigny, Balestra, è rappresentato da due disegni provenienti dal mercato antiquario, uno studio di composizione e uno di dettaglio che permettono di formulare alcune riflessioni sul metodo operativo dell’artista. Particolare attenzione è poi rivolta a Marco Marcola, al cui corpus grafico si aggiungono un fregio a carattere popolaresco, da avvicinare agli esempi già noti del Museo di Castelvecchio a Verona e al Fogg Art Museum di Cambridge, ma anche tre disegni che aprono su una sua attività finora sconosciuta, quella di illustratore librario. Francesco Lorenzi, da ultimo, è indagato per il disegno preparatorio alla pala nel duomo di Verona e per tre fogli su carta azzurra, di palese ispirazione tiepolesca, che anche di recente sono stati attribuiti al maestro Giambattista Tiepolo ma che in origine dovevano verosimilmente far parte di uno stesso album, di mano di Lorenzi appunto.

Tasselli per la grafica veronese del Settecento

TOMEZZOLI, ANDREA
2007

Abstract

Il testo porta nuovi contributi alla conoscenza della grafica veronese del Settecento, a partire da lavori di Louis Dorigny, francese di nascita, ma storicamente annoverato tra gli artisti veronesi a partire dal testo di Dal Pozzo del 1718: di lui si rendono noti prima di tutto due importanti fogli del Museum Boijmans Van Beuningen di Rotterdam, in questa sede riconosciuti quali studi preparatori per due dettagli del soffitto di Ca’ Zenobio a Venezia, l’affresco che rilancia la grande decorazione in Laguna. Il grande coetaneo di Dorigny, Balestra, è rappresentato da due disegni provenienti dal mercato antiquario, uno studio di composizione e uno di dettaglio che permettono di formulare alcune riflessioni sul metodo operativo dell’artista. Particolare attenzione è poi rivolta a Marco Marcola, al cui corpus grafico si aggiungono un fregio a carattere popolaresco, da avvicinare agli esempi già noti del Museo di Castelvecchio a Verona e al Fogg Art Museum di Cambridge, ma anche tre disegni che aprono su una sua attività finora sconosciuta, quella di illustratore librario. Francesco Lorenzi, da ultimo, è indagato per il disegno preparatorio alla pala nel duomo di Verona e per tre fogli su carta azzurra, di palese ispirazione tiepolesca, che anche di recente sono stati attribuiti al maestro Giambattista Tiepolo ma che in origine dovevano verosimilmente far parte di uno stesso album, di mano di Lorenzi appunto.
2007
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