Nel 2002-03 il corso di lingua inglese per studenti del 3° anno della Facoltà di Scienze della Formazione comprendeva 3 moduli, di cui il secondo dedicato all’approfondimento delle conoscenze lessicali dal punto di vista sia teorico sia pratico. L’obiettivo principale era quello di sensibilizzare gli studenti all’importanza del co-testo nell’individuazione del preciso significato e tipico modo d’uso di alcuni termini inglesi. Dapprima gli studenti hanno ascoltato 2 lezioni frontali sull’uso dei corpora per lo studio della semantica lessicale e letto alcune parti di un libro sullo stesso argomento. Successivamente, presso il C.L.A., hanno partecipato a 2 lezioni pratiche sulla consultazione del corpus informatizzato Collins-Cobuild e ricevuto indicazioni metodologiche (con esempi) su come impostare un piccolo studio di semantica lessicale mediante quella risorsa. A quel punto è stato chiesto agli studenti di scegliere un argomento (inteso come quesito sul co-testo d’uso di uno o più termini) su cui svolgere una piccola ricerca con il corpus Collins-Cobuild e sotto la guida dell’insegnante. Per aiutare gli studenti nella scelta di un argomento, la docente ha (ri)presentato alla loro attenzione alcuni dei loro errori lessicali di cui si era presa nota nella prima parte del corso durante attività di produzione orale guidata e quesiti che loro stessi le avevano posto in precedenza sulla differenza tra coppie di quasi sinonimi (nonché alcuni dei suoi dubbi lessico-grammaticali). Gli argomenti scelti dagli studenti hanno riguardato i contesti d’uso di coppie di quasi sinonimi ("isle-island"; "home-house" in funzione/posizione attributiva; "narrow-tight"; "freedom-liberty"; "motherly-maternal"; "small-little"; "pink-red" in funzione/posizione attributiva), connotazione di un termine ("mother-in-law") e distinzioni grammaticali ("between-among"; "across-through"). Questa attività ha richiesto 12 ore (6 incontri) di uso del corpus al C.L.A., 2 ore (un incontro) individuali con la docente per risolvere problemi di impostazione del lavoro, e un numero imprecisato di ore per la stesura della relazione della ricerca. Anche se i progetti sono stati condotti con pari impegno, non tutti hanno portato allo stesso livello di qualità nei risultati. Alcuni studenti infatti hanno avuto difficoltà nel selezionare le concordanze utili per il loro studio (dimenticandosi di raffinare le loro interrogazioni nella banca dati), oppure non sono stati abili nel classificare il materiale raccolto (concentrandosi su segmenti testuali irrilevanti per il loro quesito), oppure non hanno saputo compilare una relazione chiara e sintetica della loro ricerca (non seguendo le indicazioni ricevute). In generale, gli studenti hanno avuto modo di verificare l’accuratezza e/o completezza di spiegazioni lessico-grammaticali contenute nei loro libri e dizionari con i dati da loro raccolti, di scoprire che le cosiddette ‘regole’ linguistiche sono invece più spesso delle tendenze (o ricorrenze d'uso), di notare come la risposta (parziale) ottenuta con la loro ricerca relativamente a un certo quesito desse origine ad ulteriori quesiti più specifici o su argomenti affini, e infine di prendere coscienza dei meriti e dei limiti del loro lavoro. In relazione a questo modulo del corso, gli studenti si sono dichiarati entusiasti di aver potuto sviluppare o acquisire abilità informatiche, soddisfatti di averlo saputo fare in un contesto d’interazione in cui era ammesso solo l’inglese, contenti di aver avuto un controllo diretto e in gran parte autonomo sul materiale studiato e orgogliosi di aver appreso qualcosa di più sull’inglese grazie alle propria capacità di analisi e sintesi (ma anche frustrati dai ricorrenti guasti ai computer e meravigliati dalla quantità di lavoro richiesta da una ricerca apparentemente di piccola portata). Il bilancio di questa attività porta alle seguenti considerazioni finali: un progetto simile si può condurre con un gruppo limitato di studenti (come in questo caso, 10) per potervi prestare abbastanza attenzione individuale in laboratorio e in orario di ricevimento; dedicare più tempo all’attività (30 anziché 20 ore) darebbe modo agli studenti di far fronte ai problemi informatici e di familiarizzarsi con il loro progetto; è utile ricordare agli studenti ripetutamente che il computer non fa la ricerca (né la imposta né la interpreta), ma fornisce solo dei dati; far stilare agli studenti una relazione intermedia sul percorso del loro lavoro li aiuterebbe a scoprire per tempo eventuali problemi di metodo e/o analisi.

Utilizzo di un corpus informatizzato per l'approfondimento delle conoscenze linguistiche

GESUATO, SARA
2006

Abstract

Nel 2002-03 il corso di lingua inglese per studenti del 3° anno della Facoltà di Scienze della Formazione comprendeva 3 moduli, di cui il secondo dedicato all’approfondimento delle conoscenze lessicali dal punto di vista sia teorico sia pratico. L’obiettivo principale era quello di sensibilizzare gli studenti all’importanza del co-testo nell’individuazione del preciso significato e tipico modo d’uso di alcuni termini inglesi. Dapprima gli studenti hanno ascoltato 2 lezioni frontali sull’uso dei corpora per lo studio della semantica lessicale e letto alcune parti di un libro sullo stesso argomento. Successivamente, presso il C.L.A., hanno partecipato a 2 lezioni pratiche sulla consultazione del corpus informatizzato Collins-Cobuild e ricevuto indicazioni metodologiche (con esempi) su come impostare un piccolo studio di semantica lessicale mediante quella risorsa. A quel punto è stato chiesto agli studenti di scegliere un argomento (inteso come quesito sul co-testo d’uso di uno o più termini) su cui svolgere una piccola ricerca con il corpus Collins-Cobuild e sotto la guida dell’insegnante. Per aiutare gli studenti nella scelta di un argomento, la docente ha (ri)presentato alla loro attenzione alcuni dei loro errori lessicali di cui si era presa nota nella prima parte del corso durante attività di produzione orale guidata e quesiti che loro stessi le avevano posto in precedenza sulla differenza tra coppie di quasi sinonimi (nonché alcuni dei suoi dubbi lessico-grammaticali). Gli argomenti scelti dagli studenti hanno riguardato i contesti d’uso di coppie di quasi sinonimi ("isle-island"; "home-house" in funzione/posizione attributiva; "narrow-tight"; "freedom-liberty"; "motherly-maternal"; "small-little"; "pink-red" in funzione/posizione attributiva), connotazione di un termine ("mother-in-law") e distinzioni grammaticali ("between-among"; "across-through"). Questa attività ha richiesto 12 ore (6 incontri) di uso del corpus al C.L.A., 2 ore (un incontro) individuali con la docente per risolvere problemi di impostazione del lavoro, e un numero imprecisato di ore per la stesura della relazione della ricerca. Anche se i progetti sono stati condotti con pari impegno, non tutti hanno portato allo stesso livello di qualità nei risultati. Alcuni studenti infatti hanno avuto difficoltà nel selezionare le concordanze utili per il loro studio (dimenticandosi di raffinare le loro interrogazioni nella banca dati), oppure non sono stati abili nel classificare il materiale raccolto (concentrandosi su segmenti testuali irrilevanti per il loro quesito), oppure non hanno saputo compilare una relazione chiara e sintetica della loro ricerca (non seguendo le indicazioni ricevute). In generale, gli studenti hanno avuto modo di verificare l’accuratezza e/o completezza di spiegazioni lessico-grammaticali contenute nei loro libri e dizionari con i dati da loro raccolti, di scoprire che le cosiddette ‘regole’ linguistiche sono invece più spesso delle tendenze (o ricorrenze d'uso), di notare come la risposta (parziale) ottenuta con la loro ricerca relativamente a un certo quesito desse origine ad ulteriori quesiti più specifici o su argomenti affini, e infine di prendere coscienza dei meriti e dei limiti del loro lavoro. In relazione a questo modulo del corso, gli studenti si sono dichiarati entusiasti di aver potuto sviluppare o acquisire abilità informatiche, soddisfatti di averlo saputo fare in un contesto d’interazione in cui era ammesso solo l’inglese, contenti di aver avuto un controllo diretto e in gran parte autonomo sul materiale studiato e orgogliosi di aver appreso qualcosa di più sull’inglese grazie alle propria capacità di analisi e sintesi (ma anche frustrati dai ricorrenti guasti ai computer e meravigliati dalla quantità di lavoro richiesta da una ricerca apparentemente di piccola portata). Il bilancio di questa attività porta alle seguenti considerazioni finali: un progetto simile si può condurre con un gruppo limitato di studenti (come in questo caso, 10) per potervi prestare abbastanza attenzione individuale in laboratorio e in orario di ricevimento; dedicare più tempo all’attività (30 anziché 20 ore) darebbe modo agli studenti di far fronte ai problemi informatici e di familiarizzarsi con il loro progetto; è utile ricordare agli studenti ripetutamente che il computer non fa la ricerca (né la imposta né la interpreta), ma fornisce solo dei dati; far stilare agli studenti una relazione intermedia sul percorso del loro lavoro li aiuterebbe a scoprire per tempo eventuali problemi di metodo e/o analisi.
2006
Atti del 3° seminario del CLA dell'Università di PD "Il C.L.A. verso l'Europa: e-learning, testing, portfolio delle lingue
9788871782003
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