La tesaurizzazione della moneta in bronzo in Italia vel V secolo d.C.: un esempio di inibizione della legge di Gresham?

L’articolo analizza la situazione della tesaurizzazione della moneta di bronzo nel V secolo d.C. in Italia e in altre regioni del Mediterraneo centro-orientale valutandone l’impatto in relazione alla documentazione dei rinvenimenti singoli. Malgrado il valore esiguo in termini aurei anche dei gruzzoli più numericamente cospicui, è evidente un ricorso massiccio e diffuso all’accumulazione del bronzo. Le fonti epigrafiche e papiracee indicano l’impiego di frazioni infinitesimali del solido per il pagamento delle tasse, chiaramente non pagabili in oro e invece compatibili con gli importi testimoniati dai ripostigli bronzei. La tesaurizzazione del bronzo in questo periodo avrebbe dunque prevalentemente una funzione fiscale, mentre mancherebbero indicazioni dell’applicazione della legge di Gresham.