Privilegiando l’ambito microstorico, più adatto ad un approccio pluridisciplinare che tenga conto del rapporto fra storia, scienze umane e scienze naturali, il volume studia la foresta del Cansiglio, situata nella zona prealpina, bandita dalla Repubblica di Venezia nel 1548 per riservarla esclusivamente agli usi dell’Arsenale. I contenuti dell'indagine riguardano la storia dell’ambiente e quella delle politiche forestali, nelle loro connessioni, con riferimento prevalente alle trasformazioni subite dal bosco nei secoli XVIII e XIX e in particolare: • le innovazioni introdotte fra Sei e Settecento dalle magistrature del governo veneziano nello sfruttamento della foresta, in connessione con i mutamenti della cantieristica navale, che riducono l’uso dei faggi, utilizzati per i remi, e incrementano quello degli abeti, usati per l’alberatura; • i riflessi sulla vita del bosco e sulle sue caratteristiche ecologiche dei mutamenti intervenuti nella legislazione forestale e nell’amministrazione del territorio nei passaggi fra le diverse dominazioni; • gli aspetti tecnici e quelli economici dello sfruttamento delle risorse, con attenzione alle loro dinamiche e ai riflessi sul territorio e sull’ambiente; • gli effetti dell’applicazione dei moderni programmi selvicolturali, avviata nell’Ottocento in base ai principi della nuova scienza boschiva dal grande studioso e tecnico forestale Adolfo di Bérenger, che del Cansiglio tentò di servirsi come di un vasto laboratorio forestale; • le permanenze e le innovazioni nel rapporto col bosco da parte delle comunità circostanti e di quella che, proveniente dall’altopiano di Asiago, si insedia all’interno di esso a partire dal 1800.
La trasformazione di un bosco. Il Cansiglio, Venezia e i nuovi usi del legno (secoli XVIII-XIX)
LAZZARINI, ANTONIO
2006
Abstract
Privilegiando l’ambito microstorico, più adatto ad un approccio pluridisciplinare che tenga conto del rapporto fra storia, scienze umane e scienze naturali, il volume studia la foresta del Cansiglio, situata nella zona prealpina, bandita dalla Repubblica di Venezia nel 1548 per riservarla esclusivamente agli usi dell’Arsenale. I contenuti dell'indagine riguardano la storia dell’ambiente e quella delle politiche forestali, nelle loro connessioni, con riferimento prevalente alle trasformazioni subite dal bosco nei secoli XVIII e XIX e in particolare: • le innovazioni introdotte fra Sei e Settecento dalle magistrature del governo veneziano nello sfruttamento della foresta, in connessione con i mutamenti della cantieristica navale, che riducono l’uso dei faggi, utilizzati per i remi, e incrementano quello degli abeti, usati per l’alberatura; • i riflessi sulla vita del bosco e sulle sue caratteristiche ecologiche dei mutamenti intervenuti nella legislazione forestale e nell’amministrazione del territorio nei passaggi fra le diverse dominazioni; • gli aspetti tecnici e quelli economici dello sfruttamento delle risorse, con attenzione alle loro dinamiche e ai riflessi sul territorio e sull’ambiente; • gli effetti dell’applicazione dei moderni programmi selvicolturali, avviata nell’Ottocento in base ai principi della nuova scienza boschiva dal grande studioso e tecnico forestale Adolfo di Bérenger, che del Cansiglio tentò di servirsi come di un vasto laboratorio forestale; • le permanenze e le innovazioni nel rapporto col bosco da parte delle comunità circostanti e di quella che, proveniente dall’altopiano di Asiago, si insedia all’interno di esso a partire dal 1800.Pubblicazioni consigliate
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