La morte di Humphrey, Duke of Gloucester, nel 1447 fu un potente catalizzatore per l’ostilità crescente che sa andava accumulando contro re Henry VI, e che culminò nella Guerra delle due Rose. Fratello di Henry V, Humphrey aveva avuto funzioni di reggenza durante l’infanzia di Enrico VI; la sua politica guerrafondaia, assieme al culto che egli dedica alla memoria del glorioso fratello, gli attirano la simpatia del popolo e in particolare dei cittadini di Londra, mentre le sue incertezze e la sua fondamentale mancanza di strategie a lungo termine in politica interna lo isolano sempre di più all’interno del King’s Council. Il giovane re, una volta raggiunta la maggiore età, manifesta in modo sempre più evidente la sua avversione nei confronti dell’ingombrante zio, probabilmente anche dietro istigazione della moglie Margaret of Anjou e del potente consigliere William de La Pole, Earl of Suffolk. Il declino politico di Duke Humphrey è rapidissimo, fino all’improvvisa, e probabilmente infondata, accusa di alto tradimento, che lo condurrà nel giro di poche ore a una morte misteriosa. Date queste premesse, è affascinante osservare come la storiografia yorkista prima e poi quella Tudor abbiano fatto uso di Humphrey, della sua popolarità e della sua chiacchieratissima fine, elevandolo a martire di una persecuzione politica e anche religiosa, a simbolo di quella prima e benefica fase della dinastia Lancaster che vede il suo apice con Henry V. Nel tratteggiare il ritratto del duca nella trilogia dedicata a Henry VI, Shakespeare riprende molti dei temi che gli vengono consegnati da una tradizione popolare abilmente manovrata dalla propaganda, elevando questa figura a simbolo del fedele servitore dello stato.

Shakespeare and the Middle Ages. An Epitaph for the House of Lancaster

PETRINA, ALESSANDRA
2006

Abstract

La morte di Humphrey, Duke of Gloucester, nel 1447 fu un potente catalizzatore per l’ostilità crescente che sa andava accumulando contro re Henry VI, e che culminò nella Guerra delle due Rose. Fratello di Henry V, Humphrey aveva avuto funzioni di reggenza durante l’infanzia di Enrico VI; la sua politica guerrafondaia, assieme al culto che egli dedica alla memoria del glorioso fratello, gli attirano la simpatia del popolo e in particolare dei cittadini di Londra, mentre le sue incertezze e la sua fondamentale mancanza di strategie a lungo termine in politica interna lo isolano sempre di più all’interno del King’s Council. Il giovane re, una volta raggiunta la maggiore età, manifesta in modo sempre più evidente la sua avversione nei confronti dell’ingombrante zio, probabilmente anche dietro istigazione della moglie Margaret of Anjou e del potente consigliere William de La Pole, Earl of Suffolk. Il declino politico di Duke Humphrey è rapidissimo, fino all’improvvisa, e probabilmente infondata, accusa di alto tradimento, che lo condurrà nel giro di poche ore a una morte misteriosa. Date queste premesse, è affascinante osservare come la storiografia yorkista prima e poi quella Tudor abbiano fatto uso di Humphrey, della sua popolarità e della sua chiacchieratissima fine, elevandolo a martire di una persecuzione politica e anche religiosa, a simbolo di quella prima e benefica fase della dinastia Lancaster che vede il suo apice con Henry V. Nel tratteggiare il ritratto del duca nella trilogia dedicata a Henry VI, Shakespeare riprende molti dei temi che gli vengono consegnati da una tradizione popolare abilmente manovrata dalla propaganda, elevando questa figura a simbolo del fedele servitore dello stato.
2006
Paper Bullets of the Brain. Experiments with Shakespeare
9788875431372
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