Le Sezioni Unite, per la prima volta dopo la sentenza della Corte costituzionale n. 204/2004, affrontano il tema della compatibilità costituzionale del riparto di giurisdizione sulle sanzioni pecuniarie inflitte dalla Autorità garante della concorrenza e del mercato. L'A. osserva che il principio che sorregge la pronuncia della Consulta dovrebbe comportare la devoluzione al giudice ordinario della cognizione sui provvedimenti sanzionatori e di diffida adottati dal Garante, soprattutto in considerazione del carattere cassatorio e non sostitutivo del giudizio amministrativo, costretto nella ambigua formula del "sindacato intrinseco debole".

BREVI OSSERVAZIONI SULLA GIURISDIZIONE IN MATERIA ANTITRUST DOPO LA SENTENZA N. 204/2004 DELLA CORTE COSTITUZIONALE

NEGRI, MARCELLA
2006

Abstract

Le Sezioni Unite, per la prima volta dopo la sentenza della Corte costituzionale n. 204/2004, affrontano il tema della compatibilità costituzionale del riparto di giurisdizione sulle sanzioni pecuniarie inflitte dalla Autorità garante della concorrenza e del mercato. L'A. osserva che il principio che sorregge la pronuncia della Consulta dovrebbe comportare la devoluzione al giudice ordinario della cognizione sui provvedimenti sanzionatori e di diffida adottati dal Garante, soprattutto in considerazione del carattere cassatorio e non sostitutivo del giudizio amministrativo, costretto nella ambigua formula del "sindacato intrinseco debole".
2006
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.
Pubblicazioni consigliate

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11577/1563736
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact