Le letture di poesia e il petrarchismo nell'Accademia degli Infiammati.

Il saggio indaga il programma delle lezioni pubbliche tenute presso l'Accademia degli Infiammati di Padova, tra il 1540 e il 1541. Si procede dapprima a una analisi del progetto culturale complessivo che anima l'Accademia, un programma in base al quale si cercano di mediare i risultati più avvertiti dell'aristotelismo naturale patavino e le teorie linguistiche di Pietro Bembo. In gioco è una nuova definizione della cultura e del ruolo delle lettere, come anche una nuova idea degli strumenti della pedagogia. Inoltre nel saggio si analizzano, attraverso le testimonianze manoscritte e a stampa, le lezioni dedicate alla poesia da parte di Benedetto Varchi, di Alessandro Piccolomini e di Ugolino Martelli, per osservare da una parte una convinta militanza in nome della modernità, dall'altro un tentativo di nobilitare il genere lirico, indagando il sostrato filosofico che lo anima. Da ultimo, il saggio si preoccupa di indagare le eredità che queste lezioni hanno lasciato, specie nella ridefinizione del petrarchismo di medio Cinquecento.