La caccia alle teste è un’usanza largamente documentata in numerose civiltà e a vari livelli di sviluppo culturale. Tale pratica appare strettamente connessa con le credenze che situano nel cranio la sede del soffio vitale, individuando in tale parte anatomica una preziosa riserva di energia e un ricettacolo di potenza sacra. La decapitazione e la venerazione delle teste rappresentano dunque un tratto di grande densità antropologica e immaginale che il romanzo arturiano sembra aver desunto dalle leggende celtiche. Di fatto, l’uso di decollare i nemici abbattuti e il complesso cultuale gravitante attorno ai teschi umani godevano presso i Celti di una centralità di cui si cercherebbe invano l’equivalente nell’ideologia guerriera e nelle concezioni religiose delle altre popolazioni indoeuropee. Attraverso la comparazione etnografica e lo scrutinio di un ricco dossier testuale, il saggio illustra il motivo della decollazione nella produzione romanzesca antico-francese, ricercandone l’etimo religioso e inseguendone le singole realizzazioni entro il sistema codificato delle forme letterarie.

Cacciatori di teste alla corte di re Artù: il motivo della decapitazione nei romanzi francesi in versi di materia bretone (secoli XII e XIII)

BARBIERI, ALVARO
2007

Abstract

La caccia alle teste è un’usanza largamente documentata in numerose civiltà e a vari livelli di sviluppo culturale. Tale pratica appare strettamente connessa con le credenze che situano nel cranio la sede del soffio vitale, individuando in tale parte anatomica una preziosa riserva di energia e un ricettacolo di potenza sacra. La decapitazione e la venerazione delle teste rappresentano dunque un tratto di grande densità antropologica e immaginale che il romanzo arturiano sembra aver desunto dalle leggende celtiche. Di fatto, l’uso di decollare i nemici abbattuti e il complesso cultuale gravitante attorno ai teschi umani godevano presso i Celti di una centralità di cui si cercherebbe invano l’equivalente nell’ideologia guerriera e nelle concezioni religiose delle altre popolazioni indoeuropee. Attraverso la comparazione etnografica e lo scrutinio di un ricco dossier testuale, il saggio illustra il motivo della decollazione nella produzione romanzesca antico-francese, ricercandone l’etimo religioso e inseguendone le singole realizzazioni entro il sistema codificato delle forme letterarie.
2007
"L'ornato parlare". Studi di filologia e letterature romanze per Furio Brugnolo
9788860580856
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