L’arte è un processo comunicativo continuo in cui si costruisce socialmente il ‘fatto artistico’ e il prodotto che da questo deriva. L’arte e le pratiche utilizzate per realizzarla sono inserite da ciascuna società in una struttura, legittimate e normativizzate con modalità diverse, pur subendo una continua ri-costruzione della loro razionalità. La creatività, e in generale la produzione di qualsiasi artefatto che abbia una ‘necessità sociale’, deve essere inserito in una sfera controllabile e, quindi, protetta. Gli artisti si sono spesso posti ai margini della società, o sono stati esclusi dalla vita sociale. Tale fatto ha permesso loro di assumere una posizione ‘eccentrica’ che ha dato loro una maggiore libertà rispetto all’essere socialmente integrati. L’arte viene quindi vista come un fatto sociale complesso perché include l’opera, il creatore e il fruitore. Nel passaggio tra artista – opera – fruitore intercorrono processi di mediazione della conoscenza artistica che, in parte, è in vista del mercato e, in parte, di un’offerta educativo/conoscitiva da parte delle istituzioni. Le posizioni sia dell’artista che del fruitore sono difficili e complesse. Nonostante queste ultime nella fruizione artistica (ma anche nella creazione) è presente un flusso continuo tra individuo e società: ciò che si fruisce soggettivamente è preparato socialmente sia per un singolo soggetto sia per una collettività.

La comunicazione artistica nella società d'oggi

TESSAROLO, MARISELDA
2006

Abstract

L’arte è un processo comunicativo continuo in cui si costruisce socialmente il ‘fatto artistico’ e il prodotto che da questo deriva. L’arte e le pratiche utilizzate per realizzarla sono inserite da ciascuna società in una struttura, legittimate e normativizzate con modalità diverse, pur subendo una continua ri-costruzione della loro razionalità. La creatività, e in generale la produzione di qualsiasi artefatto che abbia una ‘necessità sociale’, deve essere inserito in una sfera controllabile e, quindi, protetta. Gli artisti si sono spesso posti ai margini della società, o sono stati esclusi dalla vita sociale. Tale fatto ha permesso loro di assumere una posizione ‘eccentrica’ che ha dato loro una maggiore libertà rispetto all’essere socialmente integrati. L’arte viene quindi vista come un fatto sociale complesso perché include l’opera, il creatore e il fruitore. Nel passaggio tra artista – opera – fruitore intercorrono processi di mediazione della conoscenza artistica che, in parte, è in vista del mercato e, in parte, di un’offerta educativo/conoscitiva da parte delle istituzioni. Le posizioni sia dell’artista che del fruitore sono difficili e complesse. Nonostante queste ultime nella fruizione artistica (ma anche nella creazione) è presente un flusso continuo tra individuo e società: ciò che si fruisce soggettivamente è preparato socialmente sia per un singolo soggetto sia per una collettività.
2006
A proposito di rappresentazioni. Alla ricerca del senso perduto
9788883425066
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