Si analizza il testo della c.d. Avemaria di Giotto, presente sul leggio di san Girolamo nella cappella degli Scrovegni a Padova, dandone una nuova e più fedele trascrizione e esaminandone gli aspetti linguistici, che lo denotano come testo mistilingue (latino e volgare), genericamente collocabile in area padano-veneta ma non esente da toscanismi. Si segnala inoltre per la prima volta l’esistenza di un altro testo mariano, per molti versi complementare al primo, esposto sul leggio di san Gregorio Magno nella stessa cappella e finora erroneamente considerato la riproduzione di una pagina di notazione musicale. I due testi possono essere integrati e, lungi dal contenere una “Avemaria mistilingue in forma popolare” come è stato spesso sostenuto, sono costituiti da una serie di brani biblici e giaculatorie (o loro incipit) riconducibili all’ufficio liturgico della Vergine Maria, tra cui un’Avemaria latina di forma relativamente ‘canonica’ (come poteva esserlo all’inizio del XIV sec., prima della sua definitiva codificazione), che trovano numerosi riscontri nel repertorio delle Laude mariane medievali, in particolare di area veneta, e quindi nella cultura religiosa diffusa a tutti i livelli sociali. L’insieme pare quindi costituire un piccolo repertorio di antifone e responsori mariani, strutturato con indicazioni di recitazione alternativa o congiunta e verosimilmente destinato alla preghiera collettiva nell’ambito dell’officiatura della cappella: l’esame dei contenuti di tali antifone, dei relativi testi di confronto e dei culti di sante praticati nella cappella sembra infine fornire nuovi indizi a favore dell’ipotesi, molte volte avanzata, che responsabile di quell’officiatura e quindi della recitazione di quei testi fosse, almeno fino al 1317, non già un collegio sacerdotale ma l’ordine dei Cavalieri Gaudenti di S. Maria Gloriosa (o della Carità), cui Enrico Scrovegni apparteneva allora, nei ranghi dei coniugati.

Su "l'Ave Maria di Giotto" nella Cappella Scrovegni

BENUCCI, FRANCO
2011

Abstract

Si analizza il testo della c.d. Avemaria di Giotto, presente sul leggio di san Girolamo nella cappella degli Scrovegni a Padova, dandone una nuova e più fedele trascrizione e esaminandone gli aspetti linguistici, che lo denotano come testo mistilingue (latino e volgare), genericamente collocabile in area padano-veneta ma non esente da toscanismi. Si segnala inoltre per la prima volta l’esistenza di un altro testo mariano, per molti versi complementare al primo, esposto sul leggio di san Gregorio Magno nella stessa cappella e finora erroneamente considerato la riproduzione di una pagina di notazione musicale. I due testi possono essere integrati e, lungi dal contenere una “Avemaria mistilingue in forma popolare” come è stato spesso sostenuto, sono costituiti da una serie di brani biblici e giaculatorie (o loro incipit) riconducibili all’ufficio liturgico della Vergine Maria, tra cui un’Avemaria latina di forma relativamente ‘canonica’ (come poteva esserlo all’inizio del XIV sec., prima della sua definitiva codificazione), che trovano numerosi riscontri nel repertorio delle Laude mariane medievali, in particolare di area veneta, e quindi nella cultura religiosa diffusa a tutti i livelli sociali. L’insieme pare quindi costituire un piccolo repertorio di antifone e responsori mariani, strutturato con indicazioni di recitazione alternativa o congiunta e verosimilmente destinato alla preghiera collettiva nell’ambito dell’officiatura della cappella: l’esame dei contenuti di tali antifone, dei relativi testi di confronto e dei culti di sante praticati nella cappella sembra infine fornire nuovi indizi a favore dell’ipotesi, molte volte avanzata, che responsabile di quell’officiatura e quindi della recitazione di quei testi fosse, almeno fino al 1317, non già un collegio sacerdotale ma l’ordine dei Cavalieri Gaudenti di S. Maria Gloriosa (o della Carità), cui Enrico Scrovegni apparteneva allora, nei ranghi dei coniugati.
2011
Arbor Ramosa. Studi per Antonio Rigon da allievi amici colleghi
9788885155800
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.
Pubblicazioni consigliate

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11577/165250
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact