Il panorama cinquecentesco dell’ “Eneida tradotta” studiato nel volume manifesta livelli standard di scrittura lungo tutto l’arco secolare. Se si esclude la “bella infedele” del Caro, modello alto di lingua e poesia per ben tre secoli di storia letteraria, l’Eneida tradotta configura una riscrittura “di consumo” che volgarizza con forte décalage stilistico l’ardua intelligenza dell’originale, riformulandone il dettato poetico in conformità ai sistemi di decoro e verisimiglianza del tempo e alla particolare referenzialità ad essi sottesa. Il testo di Virgilio ne esce “riformulato”, “aggiornato”, “fatto toscano” in grazia di un procedere non filologico né pedantesco nei modi della sua transcodifica, riveduto e corretto sulla base degli apporti modernizzanti della tradizione romanza, delle chiose dei commentatori, delle nuove istanze del gusto. Le analisi proposte - prime approssimazioni a un fenomeno letterario in gran parte inesplorato - rendono ragione di questo “miglioramento”, di questo “aggiornamento”, di queste nuove nuove istanze del gusto. Grazie ad esse, il fenomeno di letteratura marginale descritto, se anche destinato innanzitutto a segnalarsi per la serialità del prodotto assai più che per la sua qualità estetica, non risulta meno rilevante ai fini della storiografia letteraria. Essa sostanzia infatti di senso la propria elaborazione critica registrando soglie diverse del sistema indagato, i momenti seriali non meno di quelli alti, le loro reciproche interdipendenze non meno delle loro separatezze. La scrivente affida queste considerazioni alle analisi sviluppate nell'Introduzione (p. 9-16) e nei seguenti capitoli del libro: 1. Tradurre per chi? tradurre perché. Figure del destinatario nell'Eneida tradotta (p. 21-53); 2. Tradurre come. Le ragioni della teoria (p. 57-86); 3 Mimesi, diegesi, figure: forme e modi del tradurre. Libri I-II e IV (Campionature e prelievi), p. 98-151; 4. L'Eneida tradotta. Dai libri al libro. (p. 153-170), segue una Nota bibliografica (p. 171-173) accompagnata dalla Bibliografia (edizioni e ristampe delle opere in analisi) alla base dell'intera ricerca (p. 175-206), plle p. 207-215 l'Indice dei nomi.

L' "Eneida tradotta". Riscritture poetiche del testo di Virgilio nel XVI secolo

BORSETTO, LUCIANA
1989

Abstract

Il panorama cinquecentesco dell’ “Eneida tradotta” studiato nel volume manifesta livelli standard di scrittura lungo tutto l’arco secolare. Se si esclude la “bella infedele” del Caro, modello alto di lingua e poesia per ben tre secoli di storia letteraria, l’Eneida tradotta configura una riscrittura “di consumo” che volgarizza con forte décalage stilistico l’ardua intelligenza dell’originale, riformulandone il dettato poetico in conformità ai sistemi di decoro e verisimiglianza del tempo e alla particolare referenzialità ad essi sottesa. Il testo di Virgilio ne esce “riformulato”, “aggiornato”, “fatto toscano” in grazia di un procedere non filologico né pedantesco nei modi della sua transcodifica, riveduto e corretto sulla base degli apporti modernizzanti della tradizione romanza, delle chiose dei commentatori, delle nuove istanze del gusto. Le analisi proposte - prime approssimazioni a un fenomeno letterario in gran parte inesplorato - rendono ragione di questo “miglioramento”, di questo “aggiornamento”, di queste nuove nuove istanze del gusto. Grazie ad esse, il fenomeno di letteratura marginale descritto, se anche destinato innanzitutto a segnalarsi per la serialità del prodotto assai più che per la sua qualità estetica, non risulta meno rilevante ai fini della storiografia letteraria. Essa sostanzia infatti di senso la propria elaborazione critica registrando soglie diverse del sistema indagato, i momenti seriali non meno di quelli alti, le loro reciproche interdipendenze non meno delle loro separatezze. La scrivente affida queste considerazioni alle analisi sviluppate nell'Introduzione (p. 9-16) e nei seguenti capitoli del libro: 1. Tradurre per chi? tradurre perché. Figure del destinatario nell'Eneida tradotta (p. 21-53); 2. Tradurre come. Le ragioni della teoria (p. 57-86); 3 Mimesi, diegesi, figure: forme e modi del tradurre. Libri I-II e IV (Campionature e prelievi), p. 98-151; 4. L'Eneida tradotta. Dai libri al libro. (p. 153-170), segue una Nota bibliografica (p. 171-173) accompagnata dalla Bibliografia (edizioni e ristampe delle opere in analisi) alla base dell'intera ricerca (p. 175-206), plle p. 207-215 l'Indice dei nomi.
1989
8870616584
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