Questo documento rappresenta il primo e per ora unico tentativo in Italia di raccogliere tutti i dati disponibili in letteratura circa le concentrazioni di 39 elementi e relativi composti inorganici di significato tossicologico presenti nel nostro Paese nei vari comparti del fondo naturale, rappresentati da aria (gas atmosferici, emissioni vulcaniche), acqua (sorgenti minerali, fiumi, laghi, mari), suolo (giacimenti minerari), organismi vegetali e animali di zone sia incontaminate che contaminate dalle attività produttive umane. Tale sforzo interdisciplinare tra Scienze Naturali e Tossicologia Medica e Ambientale, promosso da una fruttuosa collaborazione tra l'ANPA e l'Università degli Studi di Padova, è stato considerevole per la scarsezza, la disomogeneità, la frammentarietà e l'incompletezza dei dati di monitoraggio del fondo naturale per tutte le regioni d'Italia da imputare al mancato completamento, a partire dagli anni Ottanta della nuova Carta Geologica d'Italia e della Carta Pedologica d'Italia, nonché alla cessazione, dal 1985, delle relazioni del Corpo delle Miniere, ripercuotendosi poi nei dati produttivi alquanto generici riportati nei più recenti Annuari ISTAT. Lo studio del fondo naturale delle sostanze pericolose inorganiche nel nostro Paese costituisce la premessa indispensabile per una valutazione d'impatto ambientale scientificamente strutturata, attendibile e fondata sulla conoscenza pregressa delle proprietà chimiche, fisico-chimiche, biologiche e tossicologiche di tali sostanze sui carichi naturali, delle modalità di immissione e dei meccanismi del loro trasporto, così da individuare sia le sostanze più pericolose per la salute umana e per l'ambiente sia le aree critiche o a rischio. Questo documento diventa pertanto uno strumento indispensabile per il naturalista specializzato in progetti VIA nel nostro Paese, poiché offre gli elementi conoscitivi necessari per prospettare ed impostare un sistema di controllo a partire da studi e ricerche finora effettuati e in comparazione con quelli disponibili in altri paesi confrontandoli con i limiti di accettabilità definiti dalle diverse normative. E' possibile inoltre stabilire quali siano gli elementi più probabilmente responsabili dell'inquinamento ambientale, le loro variazioni nel tempo, tenendo conto del trasferimento dai compartimenti abiotici e delle trasformazioni biologiche che li rendono più biodisponibili e quindi più tossici.

IL RISCHIO IN ITALIA DA SOSTANZE INORGANICHE. FONDO NATURALE CONTAMINATO E INCONTAMINATO.

CIMA, FRANCESCA
1999

Abstract

Questo documento rappresenta il primo e per ora unico tentativo in Italia di raccogliere tutti i dati disponibili in letteratura circa le concentrazioni di 39 elementi e relativi composti inorganici di significato tossicologico presenti nel nostro Paese nei vari comparti del fondo naturale, rappresentati da aria (gas atmosferici, emissioni vulcaniche), acqua (sorgenti minerali, fiumi, laghi, mari), suolo (giacimenti minerari), organismi vegetali e animali di zone sia incontaminate che contaminate dalle attività produttive umane. Tale sforzo interdisciplinare tra Scienze Naturali e Tossicologia Medica e Ambientale, promosso da una fruttuosa collaborazione tra l'ANPA e l'Università degli Studi di Padova, è stato considerevole per la scarsezza, la disomogeneità, la frammentarietà e l'incompletezza dei dati di monitoraggio del fondo naturale per tutte le regioni d'Italia da imputare al mancato completamento, a partire dagli anni Ottanta della nuova Carta Geologica d'Italia e della Carta Pedologica d'Italia, nonché alla cessazione, dal 1985, delle relazioni del Corpo delle Miniere, ripercuotendosi poi nei dati produttivi alquanto generici riportati nei più recenti Annuari ISTAT. Lo studio del fondo naturale delle sostanze pericolose inorganiche nel nostro Paese costituisce la premessa indispensabile per una valutazione d'impatto ambientale scientificamente strutturata, attendibile e fondata sulla conoscenza pregressa delle proprietà chimiche, fisico-chimiche, biologiche e tossicologiche di tali sostanze sui carichi naturali, delle modalità di immissione e dei meccanismi del loro trasporto, così da individuare sia le sostanze più pericolose per la salute umana e per l'ambiente sia le aree critiche o a rischio. Questo documento diventa pertanto uno strumento indispensabile per il naturalista specializzato in progetti VIA nel nostro Paese, poiché offre gli elementi conoscitivi necessari per prospettare ed impostare un sistema di controllo a partire da studi e ricerche finora effettuati e in comparazione con quelli disponibili in altri paesi confrontandoli con i limiti di accettabilità definiti dalle diverse normative. E' possibile inoltre stabilire quali siano gli elementi più probabilmente responsabili dell'inquinamento ambientale, le loro variazioni nel tempo, tenendo conto del trasferimento dai compartimenti abiotici e delle trasformazioni biologiche che li rendono più biodisponibili e quindi più tossici.
1999
9788844800208
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.
Pubblicazioni consigliate

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11577/167193
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact