Ogni architettura, intesa come struttura che delimita una porzione di spazio, è caratterizzata da numerosi fattori che possono essere statici, funzionali, sociali, ambientali, ecc. Tra questi, però, riveste sicuramente una particolare importanza la connotazione dello spazio attraverso la configurazione delle superfici che lo delimitano. Infatti, poiché l'architettura trasforma e qualifica lo spazio, alle sue superfici spetta evidentemente un ruolo assai impegnativo. Per comprendere appieno il significato e la simbologia di un edificio è indispensabile quindi, oltre ad un’accurata e profonda conoscenza storica delle vicende relative all'evoluzione, la comprensione dei caratteri, della natura e, di conseguenza, della particolare funzione che ad ogni superficie viene assegnata. La nostra intenzione è allora quella di affrontare le problematiche inerenti l'analisi, il rilievo, la documentazione e la catalogazione dei beni architettonici ed ambientali, impiegando procedure e metodologie di indagine ‐ a diverse scale ‐ nell'intento di fornire un quadro unitario sull'argomento. In particolare, in una realtà complessa come quella della città di Padova, la presenza di numerosi edifici sacri stabilisce nel paesaggio urbano una serie di segni di forte intensità1, ciascuno dei quali assume ruoli diversi, non solo simbolici, ma soprattutto di definizione e di qualificazione della città stessa. Appare infatti essenziale il ruolo che le chiese rivestono per la costruzione dell'immagine urbana2, richiedendo evidentemente e prioritariamente una corretta lettura dell'aspetto configurativo‐formale di ciascuna e, successivamente, una evidenziazione delle qualità relazionali che queste instaurano con un ambiente antropizzato estremamente connotato. D'altronde, in molte delle chiese prese in esame, già la presenza di una o più cupole, quale superficie dell'architettura ‐ quell'elemento che, per essere il più esterno e il più visibile, attraverso la percezione ne consente la comprensione e la rappresentazione e infine la realizzazione ‐, non solo ha per noi il ruolo determinante di garantirne la riconoscibilità, ma anche quello di delimitarne gli spazi e, quindi, definire ogni configurazione sia esterna che interna degli edifici e dei singoli ambienti3: la cupola si carica allora di molteplici significati di tipo estetico, percettivo, storico, simbolico, ma anche evidentemente tecnologico e costruttivo. Risulta quindi indispensabile, soprattutto per l'architettura di un edificio religioso, da un lato una puntuale analisi geometrico‐ descrittiva delle forme che lo caratterizzano, dall'altro un'indagine approfondita sulla relazione delle modalità costruttive con la genesi e con la stessa configurazione finale dell'architettura. La presente ricerca, quindi, nasce dalla volontà di rilevare e studiare la morfologia delle chiese del centro storico di Padova (concentrando l’analisi sugli edifici religiosi che, oltre a rappresentare nelle “coscienze” dei cittadini un aspetto imprescindibile nel meccanismo di riconoscimento del tessuto urbano, costituiscano al contempo le sfide più significative dal punto di vista geometrico‐configurativo delle superfici). Inoltre, per poter comprendere le particolari vicissitudini realizzative di ciascuna chiesa presa in esame, sia dal punto di vista storico che costruttivo, si è evidenziata l’interazione dei fattori configurativi con la struttura della chiesa stessa nel suo percorso evolutivo. Proprio questo tipo di analisi delle superfici più significative e delle loro mutue intersezioni che, in particolare, delimitano lo spazio esterno ed interno delle chiese, ha condotto alla comprensione di quell’intimo legame tra forma, simbolo e struttura cui accennavamo poco fa.

Geometria e configurazione - Le chiese del centro storico di Padova

GIORDANO, ANDREA
2012

Abstract

Ogni architettura, intesa come struttura che delimita una porzione di spazio, è caratterizzata da numerosi fattori che possono essere statici, funzionali, sociali, ambientali, ecc. Tra questi, però, riveste sicuramente una particolare importanza la connotazione dello spazio attraverso la configurazione delle superfici che lo delimitano. Infatti, poiché l'architettura trasforma e qualifica lo spazio, alle sue superfici spetta evidentemente un ruolo assai impegnativo. Per comprendere appieno il significato e la simbologia di un edificio è indispensabile quindi, oltre ad un’accurata e profonda conoscenza storica delle vicende relative all'evoluzione, la comprensione dei caratteri, della natura e, di conseguenza, della particolare funzione che ad ogni superficie viene assegnata. La nostra intenzione è allora quella di affrontare le problematiche inerenti l'analisi, il rilievo, la documentazione e la catalogazione dei beni architettonici ed ambientali, impiegando procedure e metodologie di indagine ‐ a diverse scale ‐ nell'intento di fornire un quadro unitario sull'argomento. In particolare, in una realtà complessa come quella della città di Padova, la presenza di numerosi edifici sacri stabilisce nel paesaggio urbano una serie di segni di forte intensità1, ciascuno dei quali assume ruoli diversi, non solo simbolici, ma soprattutto di definizione e di qualificazione della città stessa. Appare infatti essenziale il ruolo che le chiese rivestono per la costruzione dell'immagine urbana2, richiedendo evidentemente e prioritariamente una corretta lettura dell'aspetto configurativo‐formale di ciascuna e, successivamente, una evidenziazione delle qualità relazionali che queste instaurano con un ambiente antropizzato estremamente connotato. D'altronde, in molte delle chiese prese in esame, già la presenza di una o più cupole, quale superficie dell'architettura ‐ quell'elemento che, per essere il più esterno e il più visibile, attraverso la percezione ne consente la comprensione e la rappresentazione e infine la realizzazione ‐, non solo ha per noi il ruolo determinante di garantirne la riconoscibilità, ma anche quello di delimitarne gli spazi e, quindi, definire ogni configurazione sia esterna che interna degli edifici e dei singoli ambienti3: la cupola si carica allora di molteplici significati di tipo estetico, percettivo, storico, simbolico, ma anche evidentemente tecnologico e costruttivo. Risulta quindi indispensabile, soprattutto per l'architettura di un edificio religioso, da un lato una puntuale analisi geometrico‐ descrittiva delle forme che lo caratterizzano, dall'altro un'indagine approfondita sulla relazione delle modalità costruttive con la genesi e con la stessa configurazione finale dell'architettura. La presente ricerca, quindi, nasce dalla volontà di rilevare e studiare la morfologia delle chiese del centro storico di Padova (concentrando l’analisi sugli edifici religiosi che, oltre a rappresentare nelle “coscienze” dei cittadini un aspetto imprescindibile nel meccanismo di riconoscimento del tessuto urbano, costituiscano al contempo le sfide più significative dal punto di vista geometrico‐configurativo delle superfici). Inoltre, per poter comprendere le particolari vicissitudini realizzative di ciascuna chiesa presa in esame, sia dal punto di vista storico che costruttivo, si è evidenziata l’interazione dei fattori configurativi con la struttura della chiesa stessa nel suo percorso evolutivo. Proprio questo tipo di analisi delle superfici più significative e delle loro mutue intersezioni che, in particolare, delimitano lo spazio esterno ed interno delle chiese, ha condotto alla comprensione di quell’intimo legame tra forma, simbolo e struttura cui accennavamo poco fa.
2012
9788877842749
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11577/168003
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