La traduttrice, bilingue tedesco-italiano (quindicenne in Austria, dov’è nata, ha ricevuto un premio come miglior traduttrice giovane italiano-tedesco) si è avventurata a tradurre un romanzo sperimentale di una scrittrice ebrea austriaca sopravvissuta al nazismo. E’ uno dei pochi romanzi che parla degli anni 60 in Austria e Germania e dal punto di vista di una protagonista femminile; è stato pubblicato solo nel 1978 da una casa editrice all’avanguardia e riedito nel 1992. La traduttrice ha potuto non solo tradurre, ma anche curare il volume, perché già per un perfezionamento scientifico triennale presso l’Università di Padova e successivamente per il suo dottorato in Austria, presso l’Università di Vienna, si è occupata delle avanguardie austriache e del loro particolare linguaggio e in modo particolare di Elfriede Gerstl (si veda il volume D.Winkler, 1996, “Die neo-kypernetische Literatur”, Amsterdam-Atlanta: Rodopi; segnalato su Germanistisches Referatenorgan per l’adeguata innovativa definizione ‘letteratura neo-cibernetica’). E’ stato molto complesso tradurre non solo le battute ironiche dell’autrice, ma anche i giochi linguistico-semantici che effettua nel suo romanzo per quanto riguarda la discontinuità del pensiero e della trama nell’era globalizzata e nel mondo di internet è più che mai attuale e stimola nel lettore specifiche capacità cognitive e inferenziali. Il premio nobel per la letteratura 2004, Elfriede Jelinek, grande estimatrice di Gerstl, ha scritto una prefazione al volume, riportata per la sua importanza in lingua originale e in lingua italiana, l’introduzione è di Fausto Cercignani, curatore della rivista letteraria “Studia Austriaca” e ordinario di Letteratura Tedesca a Milano. Il romanzo e la traduzione sono stati segnalati come contributo particolare nel Premio Roma 2009 e in alcuni saggi e convegni.

(TRADUZIONE E CURA DI) ELFRIEDE GERSTL. Spazi per giocare con la mente. Romanzo sperimentale.

WINKLER PEGORARO, DAGMAR
2007

Abstract

La traduttrice, bilingue tedesco-italiano (quindicenne in Austria, dov’è nata, ha ricevuto un premio come miglior traduttrice giovane italiano-tedesco) si è avventurata a tradurre un romanzo sperimentale di una scrittrice ebrea austriaca sopravvissuta al nazismo. E’ uno dei pochi romanzi che parla degli anni 60 in Austria e Germania e dal punto di vista di una protagonista femminile; è stato pubblicato solo nel 1978 da una casa editrice all’avanguardia e riedito nel 1992. La traduttrice ha potuto non solo tradurre, ma anche curare il volume, perché già per un perfezionamento scientifico triennale presso l’Università di Padova e successivamente per il suo dottorato in Austria, presso l’Università di Vienna, si è occupata delle avanguardie austriache e del loro particolare linguaggio e in modo particolare di Elfriede Gerstl (si veda il volume D.Winkler, 1996, “Die neo-kypernetische Literatur”, Amsterdam-Atlanta: Rodopi; segnalato su Germanistisches Referatenorgan per l’adeguata innovativa definizione ‘letteratura neo-cibernetica’). E’ stato molto complesso tradurre non solo le battute ironiche dell’autrice, ma anche i giochi linguistico-semantici che effettua nel suo romanzo per quanto riguarda la discontinuità del pensiero e della trama nell’era globalizzata e nel mondo di internet è più che mai attuale e stimola nel lettore specifiche capacità cognitive e inferenziali. Il premio nobel per la letteratura 2004, Elfriede Jelinek, grande estimatrice di Gerstl, ha scritto una prefazione al volume, riportata per la sua importanza in lingua originale e in lingua italiana, l’introduzione è di Fausto Cercignani, curatore della rivista letteraria “Studia Austriaca” e ordinario di Letteratura Tedesca a Milano. Il romanzo e la traduzione sono stati segnalati come contributo particolare nel Premio Roma 2009 e in alcuni saggi e convegni.
2007
9788885409637
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