Sole rosso su Praga. La letteratura ceca tra socialismo e underground (1945-1959). Un'interpretazione

Il volume offre una ricognizione approfondita della vita letteraria ceca dalla fine della seconda guerra mondiale al 1959, uno dei periodi più contraddittori della letteratura ceca novecentesca. Per evitare frequenti fraintendimenti, la storia letteraria del periodo in questione è stata descritta senza prismi ideologici di partenza e senza una linea di demarcazione assoluta tra letteratura ufficiale, letteratura clandestina e letteratura dell'emigrazione. In questo modo è stato possibile ricostruire il panorama letterario dell'epoca in tutta la sua vastezza, da Hrabal, Holan, Škvorecký o Zbyňěk Havlíček fino a Řezáč, Kohout o Fučík. Dopo tre capitoli dedicati a questioni politico-culturali (la nascita, lo sviluppo e la fine del realismo socialista) sono state studiate la letteratura socialista, l'eredità dell'avanguardia, la letteratura in clandestinità e dell'emigrazione, la ricca stagione del surrealismo, per poi concludere con due capitoli monografici dedicati a Bohumil Hrabal e Josef Škvorecký. Basato su una gran quantità di materiali di varia provenienza (opere letterarie, articoli di giornale, memorie), è un testo che si ripromette di riaprire la discussione su una delle stagioni meno studiate della letteratura ceca.