Ruggiero Giuseppe Boscovich, dalmata ma di formazione interamente italiana, figura intellettuale tra le maggiori del Settecento, fu scienziato e pensatore anomalo e originalissimo, tecnico di alto livello in campo architettonico, idraulico, ingegneristico, vicino alle corti di buona parte dell’Europa cattolica e conversatore salottiero, ma mai coinvolto in consorterie politiche e mai estraniatosi dal rapporto schietto con persone comuni. Tutti questi aspetti sono stati sondati in un numero crescente di studi; questo saggio indaga però una dimensione più problematica e per lui dolorosa, cioè il sostanziale fallimento del suo tentativo tenace di proporre una teoria unitaria per i fenomeni del mondo fisico, che andava molto oltre i connotati della fisica del tempo. Il fallimento ebbe motivi molteplici, non solo scientifici ma ideologici, religiosi, e di appartenenza nazionale. Il saggio li indaga, partendo da una “mappa” geografico-sociologica degli scritti contemporanei che presero posizione sulla teoria, estesa dalla Spagna alla Lituania; la mappa è intesa come in fieri, perché il suo completamento, particolarmente per l’Europa centro-orientale, è ritardato da limiti persistenti di ordinamento e accessibilità per non pochi archivi e biblioteche, nonché dall’assenza per quell’area di adeguati studi preparatori.
The Reception of a Theory: A Provisional Syllabus of Boscovich Literature, 1746-1800
BALDINI, UGO
2005
Abstract
Ruggiero Giuseppe Boscovich, dalmata ma di formazione interamente italiana, figura intellettuale tra le maggiori del Settecento, fu scienziato e pensatore anomalo e originalissimo, tecnico di alto livello in campo architettonico, idraulico, ingegneristico, vicino alle corti di buona parte dell’Europa cattolica e conversatore salottiero, ma mai coinvolto in consorterie politiche e mai estraniatosi dal rapporto schietto con persone comuni. Tutti questi aspetti sono stati sondati in un numero crescente di studi; questo saggio indaga però una dimensione più problematica e per lui dolorosa, cioè il sostanziale fallimento del suo tentativo tenace di proporre una teoria unitaria per i fenomeni del mondo fisico, che andava molto oltre i connotati della fisica del tempo. Il fallimento ebbe motivi molteplici, non solo scientifici ma ideologici, religiosi, e di appartenenza nazionale. Il saggio li indaga, partendo da una “mappa” geografico-sociologica degli scritti contemporanei che presero posizione sulla teoria, estesa dalla Spagna alla Lituania; la mappa è intesa come in fieri, perché il suo completamento, particolarmente per l’Europa centro-orientale, è ritardato da limiti persistenti di ordinamento e accessibilità per non pochi archivi e biblioteche, nonché dall’assenza per quell’area di adeguati studi preparatori.Pubblicazioni consigliate
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