Le filze degli atti di giustizia del Duca di Creta - questa la qualifica del governatore veneziano inviato a governare l'isola, controllata da Venezia a partire dal 1211 - sono state ampiamente sfruttate dagli storici che si sono occupati della storia economica, sociale e familiare del Trecento. Mentre l'assai più ricca silloge di sentenze e processi civili prodotti nel corso del secolo successivo ha conosicuto una minor fortuna. I microconflitti sulla gestione di un corso d'acqua o sulla costruzione di un muro, o sul tracciato di una strada di campagna, o sui diritti d'uso di un pascolo; litigiosità in materia successoria e matrimoniale; causa intentate da individui che appartengono al ceto servile e che mirano a liberarsi dai vincoli loro imposti dai 'feudati' isolani: queste sono solo alcune delle tipologie che la documentazione rivela copiosamente. La principale questione sociale che attraversa la società cretese quattrocentesca - e cioè la costituzione di un ceto dirigente 'meticcio' greco-veneto; l'aspetto che potremmo definire giuridico e antropologico delle dispute - a Creta avevano corso solo gli Statuti duecenteschi della capitale, cui si opponevano le corpose ragioni di un diritto consuetudinario locale; la questione 'linguistica' della legge e della comunicazione politica - fra l'uso del latino, ormai marginalizzato, l'uso del volgare veneto, e l'idioma locale: questi sono alcuni dei temi su cui la ricchissima documentazione consente di gettare luce.
Tra Venezia e Creta. Conflittualita giudiziarie, identità sociali e memorie fmiliari nello Stato da mar del Quattrocento
VIGGIANO, ALFREDO
1998
Abstract
Le filze degli atti di giustizia del Duca di Creta - questa la qualifica del governatore veneziano inviato a governare l'isola, controllata da Venezia a partire dal 1211 - sono state ampiamente sfruttate dagli storici che si sono occupati della storia economica, sociale e familiare del Trecento. Mentre l'assai più ricca silloge di sentenze e processi civili prodotti nel corso del secolo successivo ha conosicuto una minor fortuna. I microconflitti sulla gestione di un corso d'acqua o sulla costruzione di un muro, o sul tracciato di una strada di campagna, o sui diritti d'uso di un pascolo; litigiosità in materia successoria e matrimoniale; causa intentate da individui che appartengono al ceto servile e che mirano a liberarsi dai vincoli loro imposti dai 'feudati' isolani: queste sono solo alcune delle tipologie che la documentazione rivela copiosamente. La principale questione sociale che attraversa la società cretese quattrocentesca - e cioè la costituzione di un ceto dirigente 'meticcio' greco-veneto; l'aspetto che potremmo definire giuridico e antropologico delle dispute - a Creta avevano corso solo gli Statuti duecenteschi della capitale, cui si opponevano le corpose ragioni di un diritto consuetudinario locale; la questione 'linguistica' della legge e della comunicazione politica - fra l'uso del latino, ormai marginalizzato, l'uso del volgare veneto, e l'idioma locale: questi sono alcuni dei temi su cui la ricchissima documentazione consente di gettare luce.Pubblicazioni consigliate
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