Il lavoro ricostruisce il quadro delle comunità e della ricerca scientifiche nel Veneto tra la Restaurazione e i primi decenni dell’inclusione nello Stato italiano, sommando le ricostruzioni parziali già esistenti su località, individui, istituzioni e gruppi ed integrandole con dati nuovi. Il tutto delinea un tessuto non privo di zone geografiche e disciplinari quasi “vuote”, ma nell’insieme di trama notevolmente fitta, con non poche punte avanzate anche al di fuori dell’Ateneo padovano e filoni tematici di sorprendente persistenza attraverso il tempo e i profondi mutamenti storici. Particolare attenzione è dedicata a un aspetto peculiare della storia intellettuale della regione: il fatto che durante il secolo l’appartenenza – pur per periodi variabili – a tre realtà politico-nazionali distinte (imperi francese e austriaco e Regno d’Italia) incise non solo su assetti istituzionali e programmatici, ma sui luoghi di formazione dei ricercatori e sulle tradizioni scientifiche prevalenti. Questa interdipendenza ebbe effetti la cui positività o negatività non può essere correlata in modo automatico a quella delle appartenenze politiche; in particolare, per le facoltà scientifiche dell’Ateneo patavino l’unione con l’Italia comportò, nel medio periodo, una parziale marginalizzazione, temperata solo dalla presenza di figure eminenti formatesi nel periodo asburgico e che insegnarono sin quasi al termine del secolo XIX.
L'ambiente scientifico del Veneto nell'ottocento: il quadro generale
BALDINI, UGO
2007
Abstract
Il lavoro ricostruisce il quadro delle comunità e della ricerca scientifiche nel Veneto tra la Restaurazione e i primi decenni dell’inclusione nello Stato italiano, sommando le ricostruzioni parziali già esistenti su località, individui, istituzioni e gruppi ed integrandole con dati nuovi. Il tutto delinea un tessuto non privo di zone geografiche e disciplinari quasi “vuote”, ma nell’insieme di trama notevolmente fitta, con non poche punte avanzate anche al di fuori dell’Ateneo padovano e filoni tematici di sorprendente persistenza attraverso il tempo e i profondi mutamenti storici. Particolare attenzione è dedicata a un aspetto peculiare della storia intellettuale della regione: il fatto che durante il secolo l’appartenenza – pur per periodi variabili – a tre realtà politico-nazionali distinte (imperi francese e austriaco e Regno d’Italia) incise non solo su assetti istituzionali e programmatici, ma sui luoghi di formazione dei ricercatori e sulle tradizioni scientifiche prevalenti. Questa interdipendenza ebbe effetti la cui positività o negatività non può essere correlata in modo automatico a quella delle appartenenze politiche; in particolare, per le facoltà scientifiche dell’Ateneo patavino l’unione con l’Italia comportò, nel medio periodo, una parziale marginalizzazione, temperata solo dalla presenza di figure eminenti formatesi nel periodo asburgico e che insegnarono sin quasi al termine del secolo XIX.Pubblicazioni consigliate
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